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Cronaca campo San Maurizio

Solidarietà in Prefettura ai colleghi precari senza rinnovo del contratto

Assemblea e presidio in campo San Maurizio venerdì, organizzato dalla Funzione pubblica Cgil veneziana. «La carenza di personale attanaglia, quei lavoratori sono necessari»

Presidio di solidarietà della Funzione pubblica Cgil venerdì in Prefettura, assieme ai dipendenti che hanno voluto dare un segno di vicinanza ai colleghi precari i cui contratti non sono stati rinnovati e che al momento non percepiscono alcuno stipendio. «Siamo in una situazione paradossale – commenta Franca Vanto, Fp Cgil - ci lamentiamo della troppa burocrazia e delle lungaggini amministrative e contemporaneamente non si rinnovano i contratti a lavoratori e lavoratrici che sono stati finora ritenuti fondamentali». Durante l’assemblea, a cui hanno partecipato circa trenta lavoratori, molti sono stati gli interventi di vicinanza espressi nei confronti dei loro ex colleghi in mobilitazione, e che sono scaturiti in un comunicato di solidarietà. 

"La grave carenza di personale che attanaglia da tempo tutti gli uffici pubblici veneziani e in particolare la Prefettura (al 38% della dotazione prevista), costringe tutti noi lavoratori a pressanti carichi di lavoro con il rischio di paralisi in alcuni servizi - si legge nella nota dei dipendenti - L’apporto che i lavoratori interinali davano è indispensabile per il funzionamento dello Sportello unico per l’immigrazione, a tutela peraltro delle fasce più deboli, gli immigrati, che necessitano dei documenti per lavorare, vivere e integrarsi.

Pur ribadendo la necessità di ingresso nella Pubblica amministrazione attraverso procedure concorsuali, viste le lungaggini relative all’assunzione dei vincitori per quelle già bandite, si confidava nell’inserimento di una clausola sociale che garantisse la prosecuzione del loro rapporto di lavoro (viste le competenze già acquisite) all’interno del nuovo bando per lavoro interinale emanato dal ministero dell’Interno. Sconcertati dal lassismo e dalla mancanza di visione della politica in merito, auspichiamo una soluzione che metta assieme gli interessi della collettività e quella dei lavoratori, garantendone l’occupazione".

Al presidio anche il segretario regionale di Articolo Uno, Gabriele Scaramuzza. «Si è passati dalla precarietà di Stato allo stato di precarietà in pochi giorni, senza che il governo abbia preso impegni circa la riassunzione di questo personale - commenta Scaramuzza - Per queste ragioni sosteniamo convintamente la richiesta del sindacato confederale al governo e al ministero dell'Interno in particolare, affinché sia assicurata un'occupazione regolare a queste lavoratrici e a questi lavoratori».

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