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Cronaca San Marco / Piazza San Marco

Musei Civici, presidio dei lavoratori a rischio taglio: "Vogliamo un incontro con il sindaco"

Protesta dei lavoratori che rischiano il posto, 17, dopo il nuovo appalto dei bookshop a una società spagnola. I sindacati: "Ridicolo nascondersi dietro la conoscenza dell'inglese"

Nonostante gli incontri in Regione e le proteste dei lavoratori, l'azienda che subentra nella gestione dei bookshop dei Musei Civici di Venezia, il consorzio Museum Musei, non assumerà tutto il personale in carica. Nonostante appelli e disperazione di lavoratori e loro famiglie, la I commissione del Comune di Venezia prevista per lunedì mattina "è stata 'strumentalmente' rinviata a data da destinarsi nonostante la situazione d'urgenza", sottolineano i rappresentanti sindacali di Filcams Cgil. Per questo i lavoratori nel primo pomeriggio di lunedì si sono riuniti in presidio per lanciare l'appello a cittadinanza, Fondazione Musei Civici e Comune di Venezia, per la salvaguardia dell'occupazione e delle professionalità. Sarebbero 17, in tutto, gli addetti ai bookshop a rischio.

Protesta lavoratori Musei Civici

"Chiediamo un incontro col sindaco"

"Abbiamo richiesto un incontro direttamente con il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro - spiegano in un comunicato i sindacati - Riteniamo che il Comune non possa rimanere indifferente nei confronti di una ditta spagnola che attraverso la violazione del diritto di questi lavoratori veneziani, speculi per maggior incasso ai danni di quest'ultimi e della venezianità. Dopo un'accesa discussione - aggiungono in nota - l'azienda subentrante si è rifiutata di dar corso all'assunzione dei lavoratori nel cambio gestione dei bookshop, contravvenendo alle regole d'ingaggio e innescando processi di concorrenza sleale tra aziende concorrenti, in quanto nei passaggi il personale spetta all'azienda subentrante".

"Tutti i lavoratori devono essere assunti"

"È pretestuoso - continuano i sindacati - tentare di giustificare questa selezione del personale trincerandosi dietro l'ingiustificata conoscenza della lingua inglese. Infatti ci risulta che molti lavori, pur conoscendola, non sono stati selezionati. Come è stato chiarito in sede istituzionale, questo non è un appalto al ribasso e quindi tutti i lavoratori dovranno essere assunti".

"L'amministrazione continua a non dare risposte"

"Il Comune di Venezia, come più volte abbiamo denunciato, ha effettuato dei bandi di gara nei quali non è stata inserita alcuna vera clausola sociale per garantire l’assunzione degli attuali dipendenti dei musei - scrive Monica Sambo, consigliera comunale del Pd -. Chiediamo che il sindaco si adoperi fin d’ora con la nuova società aggiudicataria per garantire la riassunzione, alle medesime condizioni, di tutte le lavoratrici e i lavoratori - conclude Sambo, aggiungendo -: Mattia Agnetti, della Fondazione Musei Civici, e l'assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto, hanno dato disponibilità per una commissione il 28 marzo, aspettiamo risposta dalla presidente del consiglio comunale, Ermelinda Damiano".

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