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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Dvd con video porno: ricatto a luci rosse a un prete del Miranese

Un uomo e una donna della Riviera sono stati arrestati per estorsione. Avevano chiesto al prelato 20mila euro per non divulgare la notizia

Sono stati arrestati con l'accusa di estorsione ai danni di un prete molto stimato di una parrocchia del Miranese. Ricatti a luci rosse. Come già in passato è accaduto a esponenti della chiesa veneziani. Stavolta, però, il tentativo è fallito sul nascere e due persone residenti nella Riviera sono finite in manette, arrestate dalla guardia di finanza di Mirano. Come riportano i quotidiani locali, si tratta di un uomo e della fidanzata del fratello, che nella vicenda aveva assunto il ruolo di postina. E' stata la donna, poi, capendo cosa stava accadendo a raccontare tutto al pubblico ministero, facendo scattare le ordinanze di custodia cautelari (la donna è ai domiciliari per la collaborazione che ha fornito).

I due presunti estorsori e il prete si conoscono per via delle difficoltà dei primi. Ottenevano un aiuto economico dal prelato e la conoscenza quindi si è fatta col passare del tempo sempre più stretta. Tanto che gli arrestati avrebbero avuto la possibilità di utilizzare il computer della canonica. Un terminale che non necessariamente era in uso solo dal prete. Fatto sta che, secondo gli inquirenti, i due si sarebbero imbattuti nella cronologia dei siti visitati. Tra loro anche alcuni decisamente osé. Non si sa chi abbia cliccato sui video a luci rosse.

L’uomo e la donna avrebbero riprodotto in un dvd alcuni frammenti dei filmati e avrebbero quindi ricattato il prete: o consegnava 20mila euro in contanti o sarebbe stata divulgata la notizia. Sul contenuto del cd, però, non si sa nulla. Del resto non è materia di indagine. Avrebbe potuto essere anche vuoto, trovandosi di fronte a un bluff.

Quel che interessava alle fiamme gialle era appurare se l'estorsione fosse reale. E lo era. Il prete è stato invitato a proseguire nella trattativa, fino ad arrivare all'appuntamento "fatale" (per gli arrestati). In canonica si è presentata la "postina", che, ricevuti i soldi, è stata arrestata in flagrante dalla guardia di finanza. Dopo le manette, la stessa ha fatto il nome del fratello del fidanzato, ed entrambi quindi dovranno rispondere di estorsione. La donna avrebbe indicato il complice come ideatore di tutta la vicenda. Lunedì prossimo ci sarà l'interrogatorio di garanzia.

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