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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Metano auto "pazzo" nel Veneziano: i prezzi oscillano tra 1,5 e 4 euro al chilo

Distributori che distano pochi chilometri (il caso di quelli di Spinea e Marghera) hanno fino a 2 euro di differenza di costo al litro. Perché?

Molti automobilisti hanno faticato a credere ai propri occhi, in questi giorni, di fronte a certi prezzi letteralmente fuori controllo. In provincia di Venezia, - ma la situazione non è differente nel resto del Veneto e in Italia - negli ultimi mesi il costo del metano alla pompa è andato progressivamente incontro ad aumenti importanti, ora la guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia hanno portato a un'escalation senza precedenti nei listini dei carburanti.

Metano in provincia di Venezia: prezzi alle stelle

Il Ttf, ossia l'indice di borsa del gas naturale che permette il commercio in tutta Europa, ha chiuso di poco al di sotto della soglia di 200 euro/MWh, quando poco meno di due settimane fa il valore si assestava attorno ai 70 euro. Il Pun (prezzo unitario dell'energia elettrica) viaggia invece a 370 euro/MWh. In queste precise condizioni, il prezzo del metano non può essere inferiore ai 4 euro al chilo. Ed è infatti così in molti distributori che hanno raggiunto questa soglia (o addirittura superata: a Portogruaro è stata toccata quota 4,40 euro, in altre province venete si è andati anche oltre i 5 euro).

Guardando all'intero territorio della città metropolitana, le differenze tra distributore e distributore sono spesso abissali. Ce ne sono alcuni che continuano a garantire prezzi attorno a 1,7/1,8 euro al chilo (quelli di fine 2021), altri, invece, nei quali è necessario sborsare fino a 3,99 euro al chilo. Sorprende il fatto che a pochi chilometri di distanza i prezzi possano essere così diversi: se a Marghera, ad esempio, oscillano attorno a 1,45 euro al chilo, pochi chilometri più in là, a Spinea, sono necessari 4 euro al chilo per fare rifornimento di metano. Non c'è da stupirsi, quindi, se in alcune ore della giornata si formano code per riuscire a rifornire nei distributori con prezzi più concorrenziali.

Perché queste differenze di prezzo

Una ragione alla base di questa differenza di prezzo c'è. Alcuni impianti riescono ancora a resistere e garantire prezzi abbordabili perché sono stati lungimiranti in passato, rinnovando le forniture a prezzo fisso per un periodo medio-lungo. Nonostante i costi alle stelle, si vedranno ancora garantite certe tariffe, almeno fino ai termini di scadenza del contratto, quando dovranno rinegoziare i costi, adeguandosi al mercato. Ci sono anche stazioni di rifornimento che negli ultimi giorni hanno deciso di mantenere chiusi gli impianti, perché le condizioni economiche non consentono di aprire.

Visto il quadro generale, secondo gli osservatori per un automobilista oggi è più conveniente viaggiare a benzina o diesel, il che è tutto dire, considerati gli incrementi sulla rete carburanti. La settimana è iniziata con rincari evidenti in tutta Italia. Con le quotazioni dei prodotti petroliferi nel Mediterraneo che hanno chiuso venerdì in forte crescita per la quinta seduta consecutiva, le compagnie hanno rivisto al rialzo i prezzi raccomandati di benzina e diesel.

In particolare, Eni è salita sabato di 5 centesimi su entrambi i carburanti, IP, Q8 e Tamoil di 4 centesimi. I prezzi praticati sul territorio, a valle dei numerosi interventi degli ultimi giorni, risultano quindi ancora in netto aumento, con la verde che sfonda i 2 euro/litro anche in modalità self (con picchi a 2,2 euro/litro in modalità servito). Il diesel supera i 2 euro nel rifornimento con servizio. Incrementi significativi si registrano pure per i prezzi praticati di Gpl.

Benzina: oltre 2 euro al litro anche self service

Più nel dettaglio, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 2,004 euro/litro (venerdì 1,912), con i diversi marchi compresi tra 1,994 e 2,032 euro/litro (no logo 1,971). Il prezzo medio praticato del diesel self schizza a 1,901 euro/litro (venerdì 1,788) con le compagnie posizionate tra 1,881 e 1,977 euro/litro (no logo 1,891).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato cresce a 2,117 euro/litro (venerdì 2,039) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 2,069 e 2,226 euro/litro (no logo 2,014). La media del diesel servito vola a 2,019 euro/litro (venerdì 1,921) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,999 e 2,095 euro/litro (no logo 1,930).

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