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Cronaca Caorle

"Io, prigioniero a Santo Domingo" L'incubo di un 34enne di Caorle

Era in vacanza, al momento di ripartire è stato fermato: presunto passaporto falso. Ha dormito negli uffici della Polizia, senza motivo

Tre giorni di “prigionia” a Santo Domingo per colpa di un passaporto ritenuto falso. La sventura è capitata ad un 34enne di Caorle, bloccato dalla Polizia di Frontiera al momento di imbarcarsi sul volo che l’avrebbe riportato in Italia. Ora che tutto si è risolto per il meglio, il 34enne ha raccontato alla Nuova Venezia la concitazione di quei momenti: se è stato liberato dopo tre giorni, deve ringraziare gli agenti di Polizia del commissariato di Portogruaro e la tenacia del suo compagno di viaggio. Un lungo lavoro di diplomazia che gli ha consentito di atterrare domenica scorsa a Milano Malpensa. Ma per tre giorni è piombato in un incubo senza spiegazioni.

La vacanza era stata invece di quelle da sogno: prima Miami e poi Santo Domingo. Al momento di volare nuovamente per la Florida per poi fare scalo verso Milano, è nato l’intoppo: mentre l’amico saliva sull’aereo, lui veniva trattenuto a terra per approfonditi controlli al suo passaporto. Niente da fare, il volo è diventato presto un miraggio: il suo documento è stato infilato in una busta sigillata, lui è stato costretto a passare la notte in una stanza degli uffici di Polizia. “In una stanza con il letto a castello senza materasso e senza lenzuolo” spiegherà poi in Italia.

L’amico ha dato subito l’allarme, dall’Italia si sono subito allertati i suoi famigliari coinvolgendo sia le forze dell’ordine che la Farnesina, infine è stata interessata l’ambasciata italiana a Santo Domingo. Accompagnato dopo tre giorni in ambasciata, senza particolari spiegazioni, gli è stato riconsegnato il suo passaporto: via libera. Dopo due notti in albergo pagate a sue spese, l’incubo è terminato: con una grossa spesa aggiuntiva per un nuovo volo charter verso l’Italia.

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