Outlet pieno ed è solo l'antipasto del weekend di saldi. Confcommercio: "Partenza tiepida"

A Noventa il pienone era annunciato, tanto che il Designer Outlet si era preparato con orari prolungati (fino alle 21) e il servizio navette potenziato tra la zona industriale e il centro commerciale. I dati parlano di un +26% di affluenza rispetto allo scorso anno, anche se in giorno feriale. Non è stato comunque caos in occasione del primo giorno di saldi invernali, che quest'anno cade giovedì 5 gennaio: la viabilità all'uscita dell'autostrada ha retto senza problemi e, pur con qualche coda, anche all'interno dell'Outlet la situazione è nel complesso ordinata. Di certo molti veneziani (e non solo) si sono mossi in questa prima giornata di sconti verso il "tempio dello shopping" di Noventa sperando di riuscire a concludere qualche buon affare. La ressa si è vista soprattutto nei negozi delle marche tradizionalmente più gettonate, Gucci e Prada in testa. Dove all'esterno c'era una fila di circa 10 metri solo per poter entrare.

Alle 12 i 3100 posti auto a disposizione nei parcheggi dell'outlet erano quasi esauriti. I clienti sono stati così indirizzati temporaneamente alle aree di parcheggio provvisorie allestite nella zona industriale di Noventa di Piave da dove le navette gratuite facevano spola continua con l'ingresso dell'Outlet, alle 15 la situazione dei parcheggi interni era stabilizzata senza il ricorso alle aree esterne. La nuova viabilità ha peraltro garantito un flusso scorrevole del traffico nei pressi del centro commerciale. Evitando gli ingorghi degli anni passati.

Il bicchiere è mezzo vuoto invece per Confcommercio, che a caldo non giudica troppo positivi i risultati delle vendite fino a questo momento. Niente assalti ai negozi (e non è una sorpresa), ma la situazione continuerà a essere monitorata passo passo nei centri storici assieme alla Federazione Moda Italia. "6 italiani su 10 faranno acquisti in questo periodo - spiega l'associazione in una nota diffusa nel pomeriggio di giovedì - Ma sarà il web il vero protagonista degli acquisti: lo shopping online a fine 2016 ha registrato un aumento del 28% rispetto all’anno scorso. Il che, sommato alla concorrenza degli outlet e dei centri commerciali, si ripercuote negativamente nei negozi ‘tradizionali’ dei centri urbani".

La giornata si è quindi aperta all’insegna della prudenza ed è continuata senza clamori fino a metà pomeriggio. “E’ comunque ancora troppo presto per azzardare stime – dichiara il presidente di Confcommercio Veneto, Massimo Zanon – Diciamo che siamo cautamente ottimisti guardando al prossimo weekend, quando i consumatori avranno più tempo libero per fare acquisti. Solo fra due settimane, cioè a metà gennaio, avremo un quadro più chiaro”.

Per il corretto acquisto Confcommercio ricorda alcuni principi di base. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo averlo acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto. Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.