rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mose, avanti senza trasferimenti: si va a processo con 11 imputati

Respinta la richiesta dell'ex ministro di spostare il procedimento a Roma. Undici rinvii a giudizio, in tre chiedono di optare per il rito abbreviato

Eccezioni respinte, il maxi processo Mose va avanti con tutti i protagonisti "eccellenti": ovvero Giorgio Orsoni, Altero Matteoli e Lia Sartori, rispettivamente ex sindaco di Venezia, ex ministro alle Infrastrutture ed ex presidente del Consiglio regionale del Veneto nonché ex europarlamentare. E nel procedimento potrebbe presto rientrare Maria Giovanna Piva, ex magistrato alle Acque, inizialmente esclusa per un errore di notifica.

Lo ha deciso, nel corso dell'udienza preliminare, il Gup del Tribunale di Venezia, Andrea Odoardo Comez. Matteoli aveva chiesto il trasferimento del procedimento a Roma: la sua proposta è stata rigettata perché, dice il giudice, l'ipotesi di accusa della Procura è legata al contratto per i lavori per cui sarebbero state sborsate le tangenti, che è stato chiuso a Venezia. L'ex ministro, oggi parlamentare, risulta indagato per corruzione: nello specifico è sospettato di aver ricevuto bustarelle per la concessione di opere di bonifica che avrebbero favorito la società Socostramo. La difesa di Matteoli ha chiesto di rinviare al Senato (competente per materia) delle eccezioni sull'uso o meno in fase preliminare di alcune intercettazioni prodotte in aula dall'accusa.

Respinta anche la richiesta di trasferimento al giudice monocratico, anziché al collegiale, delle posizioni di Orsoni e Sartori, entrambi indagati per finanziamento illecito ai partiti. Per loro il giudice ha ritenuto che l'ipotesi accusatoria sia intimamente legata a tutta la vicenda Mose e che quindi deve rimanervi associata. La Procura di Venezia, intanto, ha già avviato l'iter perché nel procedimento rientri la Piva, anche lei indagata per corruzione. Era stata esclusa per un errore di notifica, ma la Procura, in tempi brevi, ha già presentato la documentazione che le era stata rimessa al giudice per le indagini preliminari.

Alla fine dell'udienza di giovedì la Procura di Venezia ha chiesto il rinvio a giudizio, a vario titolo, per undici indagati. Tre imputati - Lino Brentan (ex Autostrada Venezia-Padova), indagato per concussione, Giovanni Artico (corruzione) e Giancarlo Ruscitti (compensi per opere esistenti), quest'ultimi dirigenti della Regione Veneto - hanno chiesto il rito abbreviato. Il giudice si è riservato di decidere e ha stilato un fitto calendario di udienze per arrivare ad ogni risposta prima del Natale con l'ultima udienza, quella definitiva, il 19 dicembre prossimo. La prossima udienza è stata fissata il 27 novembre.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mose, avanti senza trasferimenti: si va a processo con 11 imputati

VeneziaToday è in caricamento