Processo ai No Global: "Caccia e Cacciari incitarono agli scontri"
Prima udienza per gli scontri del 2011 durante la manifestazione anti-Lega. Fanno discutere però i filmati tagliati prodotti dalla polizia
Sono passati quasi tre anni. In cui si sono susseguite le eccezioni preliminari. Ora, come riportano i quotidiani locali, si è aperto il processo a carico dei 29 esponenti dei centri sociali per ciò che accadde nel lontano 17 settembre 2011 durante la manifestazione contro la Lega Nord a Venezia. Per gli imputati accuse che vanno dalla resistenza a pubblico ufficiale, a lesioni causate da petardi e bombe carta.
Per 24 anche l'accusa di interruzione di pubblico servizio, per aver occupato i binari della stazione per circa trenta minuti. Nel processo si sono costituiti parte civile sette dei 13 agenti che rimasero feriti durante la manifestazione. Sei carabinieri e un poliziotto. Durante l'udienza di giovedì hanno parlato due agenti della Digos che al tempo analizzarono fotografie e filmati e furono presenti agli scontri nelle retrovie. Costoro hanno confermato le accuse mosse dal pubblico ministero Giorgio Gava, secondo cui il consigliere comunale Beppe Caccia (poi rimasto ferito nei tafferugli) e il leader dei centri sociali Tommaso Cacciari avrebbero incitato più volte i partecipanti a forzare il cordone di polizia.
Accuse rispedite al mittente dagli imputati. Gli avvocati difensori hanno poi fatto notare che i filmati fatti vedere in aula sarebbero stati tagliati in più punti. Dal giudice è quindi arrivato l'invito al pubblico ministero di verificare la disponibilità di registrazioni integrali. La prossima udienza sarà il 17 luglio, quando parleranno altri testi dell'accusa.