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"Non rispettate le volontà di Peggy" La collezione in bilico in laguna?

Discendenti dell'ereditiera trascinano in tribunale a Parigi la fondazione Guggenheim accusandola di non aver rispettato le prescrizioni

"Non sono state rispettate le volontà di Peggy Guggenheim", per questo motivo Venezia rischia di perdere il suo lascito di valore inestimabile. A trascinare in tribunale la fondazione Solomon Guggenheim, accusata da alcuni discendenti di "violazione di sepolcro" («violation de sépulture»), sono appunto alcuni eredi della donna che, come riporta il quotidiano Le Monde, aveva donato la sua collezione alla fondazione che portava il nome dello zio Solomon, proprietario del Guggenheim di New York. Insomma, secondo gli eredi le prescrizioni alla base del lascito non sarebbero state rispettate (nel mirino per esempio la decisione di inserire nel palazzo una caffetteria, stando all'articolo transalpino).

La prima prescrizione, tra quelle molto precise che la donna messe nero su bianco nel 1976 prima di morire a Camposampiero nel 1979, è che la collezione avrebbe dovuto rimanere unita e a suo nome. Senza essere divisa. Intatta. Secondo alcuni eredi, dunque, non sarebbe stato così. E la questione a maggio si dibatterà all'interno dell'aula di un tribunale, dopo che nel 1996 già era stato avviato un procedimento simile, conclusosi con un accordo. L'articolo pubblicato da Le Monde il 12 marzo scorso si intitola "A Venise, la collection Peggy Guggenheim dérive".

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