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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Santa Croce / Piazzale Roma

Tentarono di impedire uno sfratto alle Zitelle: la sentenza assolve tutti

Venerdì la pronuncia del giudice. Il reato di interruzione di pubblico servizio, durante un'esecuzione di sfratto, di resistenza a pubblico ufficiale e di oltraggio

La sentenza di venerdì ha assolto tutti. Per il tribunale di Venezia gli attivisti dei collettivi del diritto alla casa, che nel 2017 tentarono di impedire uno sfratto alle Zitelle, bloccando l'ufficiale giudiziario e le forze dell'ordine, non hanno commesso un reato. Tra loro Tommaso Cacciari, in aula anche il 30 settembre scorso, quando il pm aveva chiesto per lui un anno di condanna e per tutti gli altri la difesa aveva invocato l'assoluzione. La sentenza era slittata al 25 novembre e oggi, i militanti imputati per reato di interruzione di pubblico servizio, durante un'esecuzione di sfratto, di resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio sono stati tutti assolti.

I fatti risalgino al 2017 appunto, quando gli attivisti, bloccando l'ufficiale giudiziario e le forze dell'ordine, impedirono che venisse portato a termine lo sfratto di una famiglia con tre bambini, in una casa Ater alle Zitelle. «La situazione - spiegano gli attivisti - ricalcava uno dei tanti casi di difficoltà estrema in cui si ritrovano diverse famiglie veneziane, e che generano casi di occupazioni abusive delle case pubbliche chiuse e abbandonate. È stato importante dire non solo che non si può condannare chi attua presidi solidali con famiglie in difficoltà, ma che la situazione cittadina è ancora più difficile di anni fa».

Oggi l'assoluzione piena nel merito. «Leggeremo poi le motivazioni della sentenza, ma il senso per il quale anche il nostro avvocato ha speso la sua arringa è che è giusto intervenire e frapporsi con i proprio corpi a un'ingiustizia così grande come lo sfratto di una famiglia, che ha occupato un alloggio Ater chiuso. Una sentenza importante che riafferma come non sia giusto condannare chi da anni si batte per il blocco degli sfratti e per il diritto all'abitare. Soprattutto in una città come Venezia. Dopo la manifestazione del 19 novembre scorso, dove l'assemblea sociale per la casa era in piazza - contro il regolamento del ticket d'ingresso della giunta - siamo nuovamente motivati a continuare la lotta per una città che possa essere luogo di accoglienza e garanzia di diritti sociali».

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