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Cronaca

Decenni di inchieste, tangenti e scandali: il procuratore Nordio tra poco va in pensione

Il procuratore aggiunto di Venezia a febbraio compirà 70 anni. Lascia per raggiunti limiti d'età. Ha indagato sullo scandalo Mose, Tangentopoli, le Coop Rosse, le Br venete e molto altro

Se ne va in pensione una delle figure simbolo dell'attività giudiziaria italiana. Una persona che non ha mai fatto un passo indietro e ha sempre detto la sua. Con intelligenza e a volta anche con parole taglienti. Il procuratore aggiunto di Venezia, Carlo Nordio, si prepara ad appendere la toga al chiodo dopo una serie interminabile di successi. Processuali e non. 

Al momento della "grande retata" scaturita dallo scandalo Mose affermò che dopo 20 anni in Italia "stiamo ancora parlando di tangenti". Perché nel 1992, nell'era Tangentopoli, indagava anche lui. Nordio ha condotto inchieste anche su coop rosse e su molti altri episodi del malaffare. La regione della pensione è anagrafica: a febbraio sarà il suo 70esimo compleanno, superando così i limiti d'età per poter lavorare. 

A deliberare il suo collocamento a riposo, a partire dalla data del suo prossimo compleanno, è stato il plenum del Consiglio superiore della magistratura. Trevigiano, Nordio è in magistratura dal 1977. Negli anni Ottanta ha indagato sulle Brigate Rosse venete. Autore di diversi libri sulla giustizia, ha scritto anche un romanzo. Non solo in Tribunale, ha eccelso anche negli scaffali delle librerie. 

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