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Cronaca Jesolo

Jesolo, accolti un centinaio di profughi dall’Ucraina

L’amministrazione comunale ha gestito finora un centinaio di casi con risorse proprie, la disponibilità di un albergatore jesolano e di alcuni singoli cittadini

Nel corso di questa settimana il Comune di Jesolo, attraverso l’ufficio Servizi Sociali, ha coordinato l’accoglienza di un centinaio di persone fuggite dall’Ucraina in seguito all’invasione militare da parte della Federazione Russa. L’attività ha riguardato l’individuazione di spazi per ospitare i profughi, il coordinamento con le autorità sanitarie per verificare lo stato di salute degli stessi e l’effettuazione di tamponi Covid, il reperimento di pasti e beni di prima necessità.

La quasi totalità delle circa 100 persone giunte sul territorio è rappresentata da donne e bambini. Proprio per questi ultimi, l’amministrazione ha immediatamente avviato un confronto con le scuole del territorio per definire un percorso di integrazione, ma anche con le associazioni per un supporto e il coinvolgimento in attività ricreative.

Fondamentale si è rivelata la partecipazione di singoli cittadini che hanno dato disponibilità di alloggio, delle parrocchie, e dei titolari dell’Hotel Danieli, la famiglia Coppe, che hanno offerto gratuitamente la propria struttura per l’accoglienza fino alla metà del mese di maggio. Tra le iniziative accolte e coordinate dagli uffici comunali, il contatto con alcuni cittadini ucraini residenti sul territorio jesolano che si sono proposti come traduttori e interpreti.

“Dall’oggi al domani, con le risorse a nostra disposizione, abbiamo dovuto affrontare una vera e propria emergenza umanitaria – dichiara l’assessore alle Politiche sociali e vicesindaco della Città di Jesolo, Roberto Rugolotto -. Gli uffici stanno lavorando senza sosta e con grande dedizione. Finora siamo riusciti ad affrontare e risolvere le principali necessità che ci sono state manifestate, soprattutto grazie alla disponibilità di spazi fornita dalla famiglia Coppe, della parrocchia Santi Liberale e Mauro di piazza Milano e da alcuni singoli cittadini che hanno accolto nella propria abitazione singoli individui o interi nuclei familiari. Non sappiamo, però, quanto continuerà l’emergenza e il bisogno di nuovi spazi potrebbe diventare una priorità in pochi giorni. Un tema che abbiamo già sottoposto alle autorità governative presenti sul territorio. Nel frattempo stiamo avviando un percorso con scuole e associazioni, da parte delle quali abbiamo trovato grande sensibilità, per gestire i bisogni e i problemi dei molti bambini che sono arrivati. Nelle prossime settimane organizzeremo un incontro con tutti i cittadini ucraini residenti nel nostro Comune per tirare le fila con chi si è già fatto avanti e chi vuole farlo. Donare anche solo un po’ del proprio tempo, in questo momento, può fare una grandissima differenza”.

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