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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Cona

Cona si prepara ad accogliere i profughi, 50 in arrivo in serata

Cominciano venerdì i trasferimenti decretati dal prefetto Domenico Cuttaia all'ex base missilistica. Il sindaco: "Cittadini preoccupati". Proteste ad Annone

Conetta è una piccola frazione di 197 abitanti a metà strada tra Piove di Sacco e Cavarzere. Non uno di quei posti normalmente sotto i riflettori della cronaca. Le cose sono cambiate drasticamente da giovedì sera, da quando il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, ha comunicato che proprio qui sarà trasferita una parte dei profughi attualmente ospitati a Eraclea. Individuando così nella frazione di Cona un nuovo luogo di accoglienza all'interno della ex base missilistica, proprietà del ministero della Difesa.

Il rischio, ha evidenziato il sindaco della cittadina, Alberto Panfilio, è che questa struttura diventi un "moderno lager", situata com'è nel bel mezzo della campagna, priva di collegamenti e di servizi. E priva, almeno per ora, anche di letti. Racconta il sindaco: "Stamattina presto (venerdì, n.d.r.) sono arrivati alla base le forze dell'ordine e il prefetto, per verificarne le condizioni. Ho invitato anche il direttore sanitario locale, per un controllo dal punto di vista igienico e sanitario. Stanno eseguendo alcuni lavori, ma al momento non c'è nulla, neppure i letti per dormire". Oltre ad altre problematiche, come la mancanza di servizi igienici a sufficienza.

Ma i primi cinquanta profughi arrivano già in serata, intorno alle 21, quindi bisogna far presto. Sul posto anche il questore, il dirigente delle volanti, il comandante provinciale dei carabinieri e alcuni rappresentanti del Consiglio comunale, mentre delle operazioni di accoglienza vere e proprie dovranno occuparsi gli operatori di una cooperativa padovana. Resta la preoccupazione del sindaco, che si fa portavoce dei suoi concittadini: "Ho chiesto al prefetto che sia garantita la sicurezza sul territorio. Nel frattempo ho organizzato degli incontri con la cittadinanza, uno già giovedì sera, un altro sabato mattina: abbiamo intenzione di trasferire tutte le informazioni alla popolazione, di riferire quali sono le garanzie che ci dà il prefetto. I cittadini sono preoccupati, non chiusi o intolleranti. Ci stiamo occupando della sicurezza, ma c’è l’impegno di tutti per assicurare a queste persone dignità".

Alcuni problemi si registrano intanto ad Annone Veneto, dove è previsto l'arrivo di una ventina di richiedenti asilo. Il prefetto aveva spiegato: "Abbiamo trovato disponibilità di 14 appartamenti per una ottantina di persone, poi però abbiamo fatto un passo indietro. Ne ospiteremo al massimo una ventina lì". Il sindaco Ada Toffolon però non avrebbe ancora ricevuto una comunicazione ufficiale su orari e modalità del trasferimento, mentre giovedì sera una cinquantina di persone ha affollato la piazza chiedendo delucidazioni. Tra questi i residenti del condominio dove i profughi saranno ospitati. Alcune persone avrebbero trascorso la notte in auto all'esterno del condominio, cercando di anticipare eventuali arrivi "a sorpresa": il presidio potrebbe essere ripetuto venerdì notte.

Sugli ultimi sviluppi è intervenuto il governatore del Veneto, Luca Zaia: "La soluzione è una sola, ed è aiutarli a casa loro, fare le verifiche nei centri di prima accoglienza degni di questo nome in Africa in situazioni protette. Poi, una volta verificato che ad alcuni dovrà essere riconosciuto lo status di profugo, si devono creare dei corridori umanitari per farli arrivare in Europa". Zaia ha ribadito di essere contrario alla realizzazione di un hub regionale per i migranti, poi è tornato sulla questione Eraclea: "Abbiamo un'emergenza ad Eraclea da evacuare, perché non si possono mandare 243 immigrati in una località turistica in quelle condizioni di ospitalità e in pieno centro. Il Veneto ha già dato, è tra le prime tre regioni per numero di immigrati: sono 517 mila".

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