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Cronaca Scorzè / Via Spangaro

La prefettura bussa al Comune di Scorzè e propone: "Profughi nella ex base militare"

Il ministero vorrebbe accollarsi le spese di ristrutturazione dell'area per adibirla a centro di accoglienza. Il sindaco: "Una nuova Cona, non se ne parla". Cittadini pronti alle barricate

Adibire l'ex base militare di Peseggia di Scorzè a centro di accoglienza per profughi. È l'idea avanzata dal prefetto Domenico Cuttaia e messa nero su bianco in una lettera giunta venerdì mattina al sindaco della cittadina, Giovanni Battista Mestriner. Il quale, però, risponde picche, trovando, almeno sui social, il totale appoggio dei cittadini. "Dopo tante voci - spiega Mestriner, allegando una foto della missiva - È arrivata dalla prefettura la proposta ufficiale per utilizzare la ex base missilistica come centro di accoglienza per gli immigrati".

Il rischio, secondo il primo cittadino, è che a Peseggia nasca una nuova Conetta: "Un sito uguale - dice - è utilizzato a Cona e ad oggi risultano presenti 1300 immigrati. Il ministero dell'Interno, indorando la pillola, propone di adeguare la base gratuitamente. Cosa risponderemo? Sentiremo la popolazione e faremo un bel Consiglio comunale. Sia chi dirà no (e noi saremo tra questi) sia chi dirà sí, dovrà farlo pubblicamente".

Quella della prefettura è comunque soltanto una proposta (o "quasi una provocazione", come suggerito da Mestriner), anche perché, a differenza di Cona, l'area è in gestione al Comune e quindi è l'amministrazione locale a deciderne l'utilizzo. Insomma, la risposta dell'amministrazione di Scorzè è scontata. "Con intento collaborativo - ha scritto Cuttaia - si rappresenta la disponibilità del ministero dell'Interno a sostenere gli oneri necessari all'adeguamento del bene per essere destinato a struttura temporanea di accoglienza per richiedenti la protezione internazionale. Così il Comune di Scorzè potrebbe fornire il suo contributo all'accoglienza di cittadini stranieri". Il primo cittadino Mestriner è infatti uno dei più critici rappresentanti del territorio nei confronti della politica dell'accoglienza diffusa che Ca' Corner sta tentando di portre avanti, tra mille difficoltà. Alla prefettura rimane comunque in mano l'ultima carta, ossia la requisizione. Ma sarebbe l'extrema ratio.

La lettera della Prefettura ha destato preoccupazione anche tra alcuni consiglieri comunali di Martellago, con cui l'ex base confina: "Giovanni un bel Consiglio comunale aperto con interventi anche dei cittadini", dichiara Gianfranco Pesce. "Questi non si rendono conto della situazione - rincara Moreno Bernardi - visto che la base è vicina a via Canove chiederemo anche noi di esprimere un voto negativo".

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