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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Profughi, da venerdì gli sgomberi. Giovedì tutti i sindaci da Morcone

La Prefettura annuncia: "Soluzioni alloggiative praticabili tra pochi giorni". Via ai trasferimenti a Eraclea, San Michele al Tagliamento e Portogruaro

Giovedì i sindaci conosceranno il proprio destino, e con ogni probabilità potranno finalmente tirare un sospiro di sollievo. Perché in molte località del Veneziano la temperatura si è impennata non solo dal punto di vista metereologico, ma anche sul fronte dei profughi. Come a Eraclea, dove sono oltre 250 i migranti ospitati nel residence "Magnolie" ormai da diverse settimane, oppure a Portogruaro, dove da alcuni giorni oltre sessanta migranti si trovano nella palestra dell'istituto Luzzato.

E non è escluso possano esserci altri contingenti in città. Come detto, giovedì i sindaci del Veneziano sono stati chiamati a raccolta in Prefettura per una riunione alla presenza anche del capo del dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno Mario Morcone. Lì verrà annunciato dove Ca' Corner trasferirà i profughi presenti a Eraclea, Portogruaro e San Michele al Tagliamento con tempi che potrebbero rivelarsi piuttosto celeri. "La Prefettura ha individuato delle disponibilità alloggiative che saranno praticabili a partire da venerdì prossimo", si legge in una nota ufficiale di Ca' Corner.

Si tratta comunque di trasferimenti di una parte dei migranti, non della totalità delle persone ospitate nelle diverse strutture. A Portogruaro, dove il sindaco Maria Teresa Senatore dichiarava prima della nota della Prefettura che "non ci sono novità di sorta", l'Ulss10 ha già messo nel mirino la palestra del Luzzato, affermando che la struttura non è idonea a ospitare i profughi. Pochi giorni e comunque il primo cittadino avrebbe dovuto sgomberare. "E' quanto chiedevamo da tempo - dichiara il sindaco di Eraclea Giorgio Talon - giovedì ascolteremo con attenzione le soluzioni individuate". Per ora infatti da Ca' Corner bocche cucite, ma è probabile che i sopralluoghi nelle caserme del Veneto orientale dei giorni scorsi abbiano portato finalmente a qualche risultato. Chi rimane fuori da questi trasferimenti è Jesolo, il cui primo cittadino chiede solo che non vengano più trasferiti ulteriori migranti rispetto a quelli che già si trovano nella sede della Croce Rossa di via Levantina. 

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