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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Profughi a Portogruaro ed Eraclea, possibili sgomberi in arrivo a breve

L'Ulss10: "La palestra del Luzzato non idonea". Due giorni per il sindaco Senatore per prendere "conseguenti provvedimenti". Attesa a Eraclea

"Lì i profughi non possono starci", questo il responso del sopralluogo dell'Ulss10. Il direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Ulss10, assieme al sindaco di Portogruaro Maria Teresa Senatore, ai rappresentanti della cooperativa Solaris e al direttore generale dell'azienda sanitaria Carlo Bramezza, domenica mattina ha effettuato un sopralluogo nella palestra dell'istituto Luzzato nella città del Lemene, dove sono ospitate 62 persone. I controlli si sono concentrati in particolare sulla regolarità della struttura, la quale non rispetterebbe i parametri previsti dal protocollo operativo regionale per l'individuazione dei siti di ospitalità dei migranti.

"La struttura, nel dettaglio, è risultata essere sprovvista di un’adeguata superficie aerante per i locali adibiti a dormitorio e in condizioni microclimatiche tali da provocare disagio fisico addirittura nelle prime ore della giornata - dichiara l'Ulss10 - I servizi igienici sono risultati essere in numero inferiore allo standard (almeno 1 ogni 6 persone) e, più in generale, il locale concepito come palestra non è idoneo ad ospitare persone per un prolungato periodo di tempo". Per questo motivo l'azienda sanitria ha invitato il sindaco ad attivare "conseguenti provvedimenti" (come si legge testuale) entro 48 ore. Insomma, se già un'ordinanza di sgombero è stata firmata dal sindaco di Eraclea Giorgio Talon, che si vedrà se verrà presa in considerazione dalla prefettura, anche sulle rive del Lemene a breve potrebbe scattare il trasloco. 

A Eraclea lunedì, dopo la rumorosa visita del segretario della Lega Nord Matteo Salvini di sabato scorso, era calma piatta. Nessuna nuova dal fronte, con gli oltre 250 migranti che hanno continuato a vivere la loro vita nel residence "Magnolie". Il presidente del Veneto Luca Zaia aveva però annunciato che le trattative per il loro sgombero erano in corso, ma il pallino l'ha in mano la Prefettura, cui da par suo il primo cittadino di Portogruaro Senatore ha inviato domenica una lettera in cui si mette nero su bianco tutta l'indignazione perché "l'amministrazione nel pomeriggio di sabato è venuta a conoscenza della presenza dei migranti casualmente".

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