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Cronaca San Michele al Tagliamento / Bibione

Sette profughi eritrei ospitati a Bibione affetti da sospetta scabbia

I migranti erano sbarcati quattro giorni fa sulle coste siciliane. Mercoledì hanno raggiunto un villaggio della località: "Tutto sotto controllo"

Alcuni casi si erano già registrati in Veneto. E i sindacati di polizia avevano messo nel mirino i possibili rischi sanitari che avrebbe potuto comportare lo smistamento di profughi sul nostro territorio. Ora gli stessi problemi si sono registrati mercoledì al villaggio marino Pio X di Bibione, gestito dal Centro Italiano Femminile. Nella serata sono stati accolti 24 profughi provenienti dal centro di accoglienza di Vibo Valentia. Come previsto dai protocolli sanitari, il personale del dipartimento di prevenzione dell'Ulss10, diretto dal dottor Luigi Nicolardi, è intervenuto per accertare le condizioni fisiche degli ospiti: quattro sono nigeriani, tre libici, uno siriano e sedici eritrei.

NEGLI STESSI GIORNI ALLERTA SCABBIA ANCHE A PORTOGRUARO

In quest’ultimo gruppo, in particolare, approdato sulle coste siciliane quattro giorni fa via mare, 7 persone hanno presentato evidenti lesioni cutanee compatibili con l’infezione da scabbia (per la quale era già iniziata la terapia); sugli altri 9 eritrei non sono stati rilevati sintomi analoghi, tuttavia hanno presentato iniziali segni di lesioni da grattamento.

“Il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss10 ha subito avviato i protocolli per l’accertamento dello stato salute di queste persone e, ove necessario, ha proceduto alle adeguate cure mediche. Sono state inoltre eseguite bonifiche sugli indumenti e nell’ambiente che li ospita – spiega il direttore generale dell’Ulss10, Carlo Bramezza – . Questo caso conferma che la rete di monitoraggio è efficace e funziona. Tuttavia l’attenzione nei confronti dei profughi che approdano nel nostro Paese, e che poi giungono in questo ambito del Veneto, deve restare elevata dal punto di vista medico/sanitario. Il personale del Dipartimento di Prevenzione sta monitorando da vicino la questione che è sotto controllo".

"Non ci sono rischi sanitari - ha commentato in generale anche il questore Angelo Sanna, interpellato a margine della firma di un protocollo in questura - i profughi che arrivano qui vengono sottoposti già prima a visite accurate. Chiaro che viaggi del genere qualche strascico lo possono lasciare, ma la macchina funziona e non abbiamo mai avuto problemi".

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