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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Dorsoduro / Ponte dell'Accademia

Tre manifestazioni per dire no all'arrivo dei profughi nel Veneziano

Lega Nord, Forza Nuova e Forconi in prima linea per protestare contro i migranti. A Trevignano raccolte ottocento firme contro il centro accoglienza

Che l'arrivo dei profughi in provincia suscitasse un diffuso malcontento era ormai palese, ma forse non tutti si aspettavano ben tre manifestazioni in una sola giornata, tre marce di protesta per dire no alla sistemazione dei migranti nel Veneziano; eppure, come riporta la Nuova Venezia, sabato ci saranno due cortei nel centro storico lagunare ed una terza dimostrazione avrà luogo a Chioggia, tutti pronti ad urlare ad una sola voce il loro “no” al centro di accoglienza di Trivignano.

ACCOGLIENZA NEGATA – Nel fine settimana, massimo lunedì, sono infatti previsti almeno altri venti arrivi in provincia, mentre in tutto il Veneto saranno all'incirca una sessantina. Dopo varie ipotesi e tantissime polemiche nei giorni scorsi il commissario Vittorio Zappalorto e il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia hanno stabilito di trasformare l'ex scuola elementare Parolari, nel quartiere di Trivignano, in un centro di accoglienza permanente (e non in un hub di smistamento temporaneo, come inizialmente preventivato). Mentre l'amministrazione procede con le verifiche nelle caserme abbandonate per trovare altri luoghi da destinare ai profughi, i cittadini di Mestre hanno già raccolto ottocento firme contro le decisioni prese da Cuttaia e Zappalorto, e lunedì le consegneranno a Comune, Prefettura e Regione. Sabato, intanto, i militanti della Lega Nord si danno appuntamento alle 16.30 ai piedi del ponte dell'Accademia per poi marciare proprio in direzione dell'ufficio di Cuttaia, accusato di non aver ascoltato adeguatamente e rimostranze del partito; la seconda manifestazione prevista in città sarà quella dei cosiddetti “Forconi” (che però preferiscono farsi chiamare “movimento 9 dicembre”), che si schiererà in riva degli Schiavoni contro i migranti e i venditori abusivi, poi si sposterà davanti alla caserma Matter per esprimere la propria vicinanza ai due marò italiani in India; infine, a Chioggia, anche Forza Nuova urlerà il suo dissenso all'arrivo dei profughi.

L'INCONTRO - Intanto, sabato mattina, si è tenuto un vertice nella sede centrale dell’Ulss10, a San Donà di Piave, tra i sindaci di Caorle, Ceggia e Meolo, direzione generale e direzione del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria. La prossima settimana infatti, il Prefetto, unitamente alle autorità locali, tecnici comunali, Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss10 e Vigili del Fuoco, effettuerà un sopralluogo in tre caserme dismesse di Caorle, Ceggia e Meolo per valutare lo stato di idoneità dei luoghi in caso di arrivo di profughi, ad oggi non confermato. Alla luce di questo, i sindaci Luciano Striuli (in veste anche di presidente della Conferenza dei sindaci – sanità), Mirko Marin e Loretta Aliprandi, hanno incontrato la direzione dell’Ulss10 per apprendere quali saranno protocolli operativi sanitari da attuare nel caso di arrivo degli immigrati. Come illustrato dal direttore generale Carlo Bramezza e dal direttore del Dipartimento di prevenzione, Luigi Nicolardi, l’Ulss10 valuterà tutti i requisiti sanitari delle strutture di accoglienza e applicherà le linee guida operative previste dal protocollo regionale per quanto concerne la prevenzione di malattie infettive, quindi controlli di laboratorio, vaccinazioni e indagini tubercoliniche. “E’ stato un incontro preliminare, ad oggi non è confermato l’arrivo di alcun contingente di profughi – sottolinea il direttore generale Carlo Bramezza - . La popolazione può stare tranquilla: se dovessero arrivare gli immigrati, verranno sottoposti a tutte le visite mediche necessarie a garantire la salute e la sicurezza di tutti i cittadini”

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