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Cronaca

Il futuro di Mestre e Venezia legato alle "nozze" tra il pubblico e privato

Quattro i progetti in cantiere per recuperare aree in difficoltà: in primis l'Arsenale, ma anche via Ulloa, via Porto di Cavergnago e il Mof

Rigenerare aree urbane degradate o poco frequentate attraverso la collaborazione tra settore pubblico e privato. L'inaugurazione del polo commerciale di via Torino (DETTAGLI), dove un tempo si trovava l'ex deposito Actv, alle prese con spaccio e microcriminalità, a suo modo fa scuola. L'ha dichiarato lo stesso sub-commissario con delega all'Urbanistica Francesco Scognamiglio, prima del taglio del nastro del super store giovedì mattina:

"Ci sono altri quattro progetti in cantiere puntando su questo schema - ha spiegato - perché la pubblica amministrazione, anche se è senza soldi, può comunque diventare un volàno per gli investimenti". Dunque il futuro della città si gioca soprattutto su queste comunioni d'intenti. In primis naturalmente c'è il recupero dell'Arsenale, che costerà circa 250 milioni di euro (DETTAGLI). Ci sarà una forte partecipazione privata nell'operazione, "ma senza lasciare spazio a nuovi alberghi", ha ricordato Scognamiglio mercoledì. Si tenterà quindi di rendere l'area lagunare un luogo dove possano proliferare artigianato e attività economiche veneziane.

Spostandosi in terraferma, poi, c'è tutta la partita riguardante il mercato ortofrutticolo. Che da via Torino a Mestre si sposterà a Porto Marghera. Con tanto di piscina pubblica (sul tema si era discusso molto a cavallo della caduta della Giunta Orsoni). I vari progetti, naturalmente, saranno sottoposti anche alle Municipalità: sempre per la città Giardino il parlamentino locale ha già espresso il desiderio che in via Ulloa, nell'ambito della riqualificazione della zona della stazione ferroviaria, venga realizzato il nuovo distretto sanitario unico. Al posto di quelli di via Tommaseo e via Cappuccina. Un progetto su un'area di circa sei ettari di cui si parla da vent'anni. Il connubio pubblico e privato, dunque, dovrebbe portare anche a un parco urbano vicino alla Cita. A due passi la nuova stazione di Mestre, con un maxi albergo, appartamenti, nuovi accessi allo scalo e negozi. In via Porto di Cavergnago, invece, si sta progettando assieme al gruppo "Venis Campus" una riqualificazione con spazi dedicati all'edilizia residenziale e al terziario. Un modello simile a quanto sta prendendo forma all'ex deposito di via Torino.

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