rotate-mobile
Cronaca

Progetto “Jung”, alla residenza Junghans gli studenti sperimentano la differenziata

"Si tratta di un progetto pilota - ha spiegato il dirigente comunale della Direzione Ambiente, Andrea Costantini - che intende promuovere la raccolta differenziata in moto assai 'spinto' nel centro storico"

“Yes I care. Io studio e amo Venezia e il mio pianeta” è lo slogan – ideato da quattro studentesse del primo anno della Scuola internazionale di Grafica di Venezia - per il “Progetto differenziata Jung”, che, a partire da lunedì prossimo, coinvolgerà i circa 900 studenti che alloggiano ogni anno alla Residenza universitaria Junghans alla Giudecca, per cercare di portare i livelli di raccolta differenziata dall'1-2% attuali all'80-90%. Il progetto, promosso dall'Assessorato comunale all'Ambiente, Veritas e l'Esu (l'Azienda regionale per il Diritto allo Studio universitario) è stato presentato questa mattina con una conferenza stampa che si è tenuta a Ca' Farsetti.


“Si tratta di un progetto pilota – ha spiegato il dirigente comunale della Direzione Ambiente, Andrea Costantini – che intende promuovere la raccolta differenziata in moto assai 'spinto' nel centro storico. L'obiettivo è quello di far tesoro dei risultati che potranno fornire spunti e suggerimenti, nonché evidenziare vantaggi e criticità, in modo da esportare l'esperienza specifica in altre realtà della Venezia lagunare”. E' emerso infatti che sia l'Amministrazione comunale, che Veritas, pur consapevoli delle oggettive difficoltà circa l'aumento delle percentuali di raccolta differenziata in laguna, oggi attestate al 28%, sostanzialmente per problemi di carattere morfologico, continuano a esplorare e sperimentare soluzioni, dato che il traguardo ultimo è comunque quello dei “Rifiuti zero” (www.saichece.it è il sito della campagna comunale per promuovere azioni di prevenzione e riduzione dei rifiuti).

Su “Jung” c'è una grande aspettativa, perché il progetto – come ha spiegato il presidente dell'Esu, Giorgio Tana – è partito dal basso, coinvolgendo gli studenti attraverso un questionario informativo. In pratica, saranno dislocati in ogni stanza tre diversi bidoni per la differenziata; inoltre Veritas collocherà, all'interno della Residenza sia contenitori per la raccolta di pile esauste, farmaci scaduti e oli alimentari, sia dei cassonetti che verranno svuotati quotidianamente, per creare una vera e propria esperienza integrata della raccolta. Infine, sarà introdotta anche la raccolta dell'umido, a livello sperimentale, per monitorare quanto ne verrà prodotto. “L'idea – ha spiegato in merito Costantini – è che si possa, in un secondo momento, dotare la mensa stessa di un macchinario autocompostante. In questo senso è chiaro che si tratta di un vero e proprio progetto-laboratorio, da cui speriamo che scaturiscano importanti risultati per tutta la città.”

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Progetto “Jung”, alla residenza Junghans gli studenti sperimentano la differenziata

VeneziaToday è in caricamento