Roma out, Brugnaro ha pensato a Venezia olimpica: ma i termini sono scaduti

Dopo il "no" del Comune di Roma, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha preso il telefono e contattato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Perché se la Capitale si è sfilata per la candidatura alle Olimpiadi del 2024, niente vietava alla città metropolitana di Venezia di scendere in campo (prima che lo facesse Milano). Tutto inutile, però. Perché si è messa la burocrazia di mezzo: il numero uno dello sport italiano, come riportano i quotidiani locali, ha spiegato che oramai sono scaduti i termini affinché il governo Renzi potesse cambiare la città candidata. O Roma o niente. Così è stato.

Il primo cittadino lagunare ha voluto sondare la situazione, tanto più che già nel 2009 si schierò in prima linea per il progetto Venezia 2020, con l'allora sindaco Massimo Cacciari. Brugnaro ha sempre pensato che lo sport possa essere non solo traino per l'economia ma anche esempio per i giovani. L'ha sottolineato più volte prima e dopo la conquista della poltrona di Ca' Farsetti. Ex presidente della Reyer Venezia (ha lasciato la carica dopo la vittoria alle elezioni amministrative), paventò anche una possibile presenza del basket olimpico nel 2024 a Venezia, nel caso in cui il progetto di Roma a cinque cerchi fosse andato in porto. Tanto più che i soldi messi a fondo perduto dal Cio, il Comitato olimpico internazionale, avrebbero dato la possibilità di riqualificare diversi impianti in tutto il territorio della città metropolitana.