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Cronaca

Canale Sud, "il nuovo terminal si farà ma senza l'off shore". Terminati i lavori di bonifica

Ad annunciarlo il presidente dell'Autorità portuale. Ad oggi non ci sarebbero le condizioni di mercato per l'off shore, per l'alta competitività degli altri scali dell'Alto Adriatico

Frenata sull'off shore. Dopo le demolizioni dei capannoni che fino a pochi anni fa ospitavano le produzioni di Syndial e Montedison, i terreni da bonificare sono stati assegnati definitivamente alla Venice Newport Container and Logistics spa per i risanamenti del caso. Come riporta la Nuova, la piattaforma off shore, però, è stata congelata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, considerate le condizioni di mercato peggiorate e l'alta competitività di altri scali dell'Alto Adriatico. La possibilità concreta, sebbene non ci siano conferme, prevederebbe lo spostamento dei terminal Vecon e Tiv nell'area Montesydial, che andrebbe così a liberare il molo A. Ma sono solo supposizioni.

Gli investimenti del Ministero previsti dall'accordo di programma saranno investiti nel nuovo terminal sul canale sud, per le bonifiche e la sistemazione della banchina: ne nascerà un terminal di logistica avanzata, vicino ad una zona nella quale potersi dedicare alla semilavorazione di merci, per poi trasferire il meglio della produzione italiana su tutti i mercati del mondo.

Il presidente dell'Autorità portuale Pino Musolino ha spiegato di essersi trovato tra le mani un progetto in fase escutiva, ma le dinamiche attuali dei traffici marittimi non sono certo favorevoli per realizzare una piattaforma che possa contenere le grandi navi porta container. Lo sviluppo del nuovo polo sul canale sud sarà inquadrato in un nuovo piano regolatore, che sarà messo a punto a breve termine e poi discusso con le categorie interessate, Comuni di competenza inclusi.

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