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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria di Sala

Promettono falsi posti di lavoro e chiedono denaro per corsi di formazione: denunciati

I carabinieri di Mirano hanno identificato nei giorni scorsi i due truffatori, entrambi di Frosinone, dediti alle frodi online. Il denaro ricevuto veniva riciclato all'estero

Ancora una truffa che va a colpire i più bisognosi. Nei giorni scorsi i carabinieri della stazione di Mirano hanno individuato e denunciato una coppia di Frosinone, V.F. di 27 anni e M.A. di 54, che sfruttavano false generalità e una buona dose di faccia tosta per frodare le proprie vittime, tutte alla ricerca di un lavoro.

L'episodio che ha permesso di scoperchiare le carte in tavola è quello denunciato da una donna residente a Santa Maria di Sala, alla disperata ricerca di un'occupazione per la figlia. La donna stava ricercando online tra le varie offerte di lavoro, quando si è imbattuta nei due truffatori, che devono essersi posti in maniera gentile e comprensiva per riuscire a convincere la signora della bontà dei propri intenti. Un atteggiamento da delinquenti seriali. Dopo un confronto via chat, infatti, gli impostori sono riusciti a promettere alla donna un posto di lavoro in un grande centro commerciale della zona per la ragazza. A tempo indeterminato. Una proposta succulenta, nella quale evidentemente la truffata non aveva ravvisato alcun intento illecito, a tal punto da versare un pagamento anticipato di quasi 1000 euro sul conto Postepay del fantomatico procacciatore. Denaro che a suo dire sarebbe servito per un necessario corso di formazione per la figlia.

Dopo aver pagato l'ingente cifra, sarebbe dovuto andare in scena l'incontro ufficiale, quello per sancire l'accordo con la firma del contratto. Un incontro mai andato in scena, che ha lasciato in "braghe di tela" madre e figlia, che solo in quel momento hanno capito si trattasse di una truffa bella e buona. Subito è scattata la segnalazione alle forze dell'ordine, con i carabinieri che grazie ai riscontri documentali e ad una serie di verifiche incrociate sono riusciti ad incastrare con certezza i responsabili dei reati. Si tratta di due truffatori seriali, già autori in passato di una lunga serie di frodi analoghe su tutto il territorio nazionale. Il modus operandi era sempre lo stesso: facevano leva sulle sirene della facile assunzione, si presentavano via chat come bravi intermediatori e specificavano i costi necessari per dei corsi di formazione professionale obbligatori. Lasciando poi gli ignari aspiranti lavoratori con un pugno di mosche in mano.

Il denaro acquisito veniva poi rigirato tramite transazioni informatiche su conti correnti con sede sociale all'estero. Le forze dell'ordine sono attualmente a lavoro per verificare sei i denunciati abbiano agito da soli o se facciano parte di un'organizzazione più articolata.

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