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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Dalla "A" alla "V", istanze e proposte per Venezia presentate venerdì all'Ateneo

Per ogni lettera dell'alfabeto un suggerimento o un'idea per cambiare il volto della città lagunare. Il movimento d'opinine "Veneziamiofuturo" parla a istituzioni e cittadini

In più di 300 venerdì all'Ateneo Veneto hanno sviscerato problematiche e proposte per la città di Venezia, tante almeno quante sono le lettere dell'alfabeto, spiega il movimento di opinione #Veneziamiofuturo, che si rivolge a Comune di Venezia, alle altre istituzioni della città, alla Regione e allo Stato. 

Presenti numerosi consiglieri regionali, comunali e della Municipalità di Venezia, Murano, Burano, che hanno partecipato al dibattito discutendo le proposte suggerite. 

Proposte e richieste sono state raccolte da agosto a oggi nel corso di incontri, sestiere per sestiere, con i veneziani che abitano o lavorano a Venezia: una sorta di cahier de doléances che per ogni problema contiene all’interno anche una soluzione. Non solo, dunque, una serie di lamentele, ma veri e propri suggerimenti che i cittadini veneziani offrono alle istituzioni della città, alla Regione e allo Stato come base di partenza per un rinnovato interesse su Venezia: per ribadire che la città ha un futuro e di questo i veneziani vogliono essere protagonisti.

Si inizia, per citarne qualcuno, dagli alloggi che sono sempre meno a disposizione dei veneziani e che vengono utilizzati come locazioni turistiche, per passare alle bricole, i pali in legno che segnalano i percorsi in laguna, che sono senza manutenzione da anni e rappresentano un pericolo per la navigazione. E via via, l’alfabeto si snocciola per toccare l’educazione nautica, i flussi turistici, la gestione dei beni comuni, gli hotel, l’illuminazione cittadina, il lavoro, i musei, i negozi, l’ospedale, i posti barca, la qualità dell’aria, i rifiuti, la scuola, il traffico acqueo, lo spopolamento della città, che rappresenta un’ ultima spiaggia per Venezia, la vita all’aperto e le iniziative culturali in genere.

Per ogni lettera, arriva il suggerimento dato al Comune, alla Regione o allo Stato, frutto delle varie assemblee tenute nei sestieri, che sono state partecipate da moltissimi cittadini, i quali continuano a dare i loro contributi e le loro proposte nelle pagine Facebook del gruppo e nei social in generale.

“Con questo documento – ha dichiarato il portavoce di #Veneziamiofuturo, Marco Gasparinetti – vogliamo dare, senza alcuna etichetta politica, il contributo dei cittadini di Venezia alle istituzioni che ci rappresentano. Vogliamo avere, davanti a noi, un futuro vero e dignitoso, continuando a vivere nella nostra città, ora massacrata dai problemi che abbiamo evidenziato, lettera per lettera. Le nostre sono proposte concrete, attuabili e realistiche, da realizzare con urgenza.

"Manca una lettera, la Z: l’abbiamo lasciata volutamente scoperta. Vuole rappresentare infatti l’incognita, a cui i cittadini sapranno dare sicuramente un valore, sulla base delle risposte ricevute dal Comune, dalla Regione, dallo Stato. E’ finito il tempo dell’attesa: Venezia ha bisogno di un futuro e di riscontri certi e immediati da parte di chi ci rappresenta”.

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