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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mestre Centro

"Aiutiamo i migranti a Lampedusa, io aiuto una lucciola: 500 euro di multa"

Un uomo del Veneziano a settembre ha fatto salire in auto una ragazza sul Terraglio. Aveva freddo: "Forse sono rimasto vittima di una trappola"

Cinquecento euro di multa. Per non avere rispettato l'ordinanza antiprostituzione del sindaco di Preganziol. Solo che lui la donna l'aveva "ospitata" in macchina perché lei gli aveva chiesto un passaggio per il freddo notturno di inizio settembre. "Spero che il mio racconto possa essere un ulteriore elemento di riflessione alla discussione di questi giorni", spiega il professionista del Veneziano.

"Oggi mi è arrivata una multa a casa, di 500 euro. Non aveva una busta, era una fotocopia con scritto il reato che mi si contestava - spiega - Ho violato l'ordinanza del sindaco di Preganziol in quanto "fermatomi al fine di contattare il soggetto dedito al meretricio". Testuale dal verbale di accertamento. La multa l'ha ritirata e firmata mia moglie, ridendo. Ho una certa sfortuna, sul Terraglio per lavoro ci passo tutti i giorni e sono uno di quelli che hanno preso due multe con il T-red a Mogliano. Tutti in ufficio da me l'hanno presa. Io due. La seconda l'ho contestata perchè mi si accusava anche di non aver fornito le generalità del guidatore. Eppure era andato perfino in ufficio dai vigili, hanno fotocopiato il mio documento e non mi hanno rilasciato nessuna ricevuta".

"Per quello scherzo ho lasciato un 1.100 euro a Mogliano - dichiara l'uomo - Ora però i soldi si fanno con le meretrici, dai circa 350 euro del semaforo rosso (700 e passa se si perde il ricorso) si è passati ai 500 in un sol colpo. Ora non per giustificarmi moralmente, perchè non voglio dare giudizi in merito a chi frequenta o meno le prostitute ma, per spiegare l'inghippo, racconterò la vicenda contestata dai carabinieri e i modi".

"Io lavoro fino a tardi e sul Terraglio, la statale che unisce Treviso con Mestre, ci sono i "paninari", gli ambulanti che fanno i panini di notte. Quel giorno avevo fatto una tirata lunga e la fame ha spinto la leva del freno facendo il danno. Erano i primi giorni di settembre ed era sceso un gran freddo, ero vestito con una magliettina leggera che di giorno bastava ma a quell'ora fuori dall'auto mi faceva tremare dai brividi. Mangiato il panino mi sono diretto alla macchina e vedo una ragazza con le braccia incrociate, mi viene incontro chiedendomi un passaggio fino a casa che sta morendo di freddo, dice. E qui si apre il dibattito, che fare? Ovvio che era una prostituta, vestita normalmente, con jeans e maglietta con pronuncia dell'est".

Il racconto continua: "Per cui sapevo e già per questo sarei stato colpevole, l'appuntato è stato chiaro, il provvedimento del sindaco dice che non si può neanche parlarci con le meretrici. Io non ci ho pensato neanche un istante, ho chiesto la direzione e capito che era lungo la strada che dovevo percorrere ho detto sali. Il termometro dell'auto segnava 12 gradi. In macchina abbiamo fatto qualche chilometro, lei tremava congelata e mandava messaggi col telefono, ha pure risposto a una chiamata, poi siamo arrivati. Con la macchina ancora accesa mi vedo arrivare sparati i carabinieri, mi si blocca lo stomaco ed esco cercando di spiegare, siamo vestiti, aveva freddo e l'ho portata a casa, lei interviene e dice si, l'appuntato guardandola sdegnato risponde: e questo inverno come farai?"

Chi scrive prende subito le difese della donna: "Al che mi permetto di intervenire dicendo che si metterà un maglione questo inverno e non un t-shirt ma lui non apprezza l'aiuto e mi ricorda che è un pubblico ufficiale. Mi elenca anche i reati di cui mi sono macchiato, perchè quando si tratta di prostituzione è vera infamia, non c'è nulla di peggio e lui è veramente schifato dalla mia condotta. Ha la metà dei miei anni e forse meno, vuole darmi una lezione di vita, a me che lavoro con gente problematica e in difficoltà, a me che ho fatto e faccio le mie rivoluzioni per i diritti civili delle minoranze e svantaggiati, a me che in macchina porto  barboni, tossici e reietti della società di ogni tipo, per aiutarli. Provo a dire che la ragazza è vestita normalmente, in che modo potevo sapere che faceva il mestiere più antico del mondo? A quel punto s'indigna, guardandomi storto mi dice che è ovvio e si capisce benissimo. Da cosa? Provo a chiedere. Mi zittisce dicendo che posso comunque contestare il verbale e che sarà la mia parola contro la sua. Vorrei dire al sindaco e al orefetto che pagherò anche questa multa. Per cui soccorriamo i migranti per mare impietositi dall'ultima strage ma non sogniamoci di fermarci ad aiutare una possibile probabile prostituta, sono 500 euro".

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