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Cronaca Santa Croce

La protesta in carcere poteva finire in tragedia: intossicato un agente

È successo venerdì sera a Santa Maria Maggiore. La rimostranza è il culmine di una situazione non più sostenibile da parte degli agenti

Una situazione insostenibile. Come riporta il Gazzettino, nel carcere di Santa Maggiore si sta vivendo un periodo di grande difficoltà, culminato con le agitazioni di venerdì sera. Attorno alle 20 è partita una protesta per reclamare un indulto di cui i detenuti avrebbero sentito parlare al telegiornale.

La manifestazione era già stata presagita, ma gli agenti non si aspettavano che quella che doveva essere solo una rumorosa rimostranza si trasformasse in una vera e propria ribellione. I carcerati hanno dato fuoco a lenzuola ed indumenti, lanciato uova, frutta e latte, danneggiato i cancelli delle celle. Alcune bombole del gas in dotazione per il caffè, poi, sono state bucate, rischiando di rendere la situazione più pericolosa e dai possibili risvolti drammatici.

Nella manifestazione è rimasto ferito un agente, il segretario locale della Uil penitenziari, il dodicesimo in poco più di due mesi: è rimasto vittima di una intossicazione che gli è valsa una prognosi di cinque giorni. I poliziotti da molto tempo si stanno lamentando per la situazione invivibile e per il sotto-dimensionamento del personale, con il segretario provinciale Umberto Carraro a ribadire costantemente l'esigenza di una ristrutturazione per la sicurezza del personale.

Dal canto suo, il segretario nazionale Uil, Antonio Guadalupi, ha richiesto l'avvicendamento del direttore della casa circondariale, sostenendo l'insostenibilità di atteggiamenti non più tollerabili, con i quali i detenuti stanno prendendo il controllo del carcere. E che ha avuto come conseguenza l'aumento del numero di richieste di trasferimento temporaneo ad altre strutture da parte dei poliziotti.

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