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Cronaca

Autotrasportatori in protesta, il tir lungo il canale arriva anche in centro a Venezia

Caricato su una chiatta il mezzo pesante della mobilitazione ha percorso il Canale della Giudecca fino a San Marco, "Contro il silenzio del governo su questioni cruciali per il settore"

Mezzi pesanti sul piede di guerra. La protesta degli autotrasportatori di sabato 18 marzo in molte città italiane, a Venezia si materializza con la traversata di un tir a bordo di una chiatta del canale della Giudecca. Non mancano i lavoratori aderenti a Confartigianato, alla Fita Cna e alla Fai del Veneto. Destinazione: San Marco con l'obiettivo di ottenere dal governo "la giusta attenzione sui problemi del comparto".

A cominciare dalla concorrenza estera, "sleale", dicono gli autotrasportatori, "basata sull'assenza di regole e quindi al ribasso, con conseguenze devastanti per le condizioni di lavoro, già difficili, per il settore".

Protesta autotrasportatori, tir a San Marco

Poi c'è la questione dei pagamenti, "dai tempi lunghi e incerti. Molte famiglie - scrive Unatras che sarà presente nelle piazze di varie città d'Italia per ottenere l'attenzione dell'opinione pubblica - si sono ritrovate in mezzo alla strada. Questo è un paese in cui è normale che il conducente faccia da banca, cioè che finanzi il proprio cliente". Anche il tema della sicurezza, secondo i trasportatori, rimane fuori dall'attenzione delle istituzioni. 

"Per quanto riguarda i trasporti eccezionali, dopo i gravi incidenti avvenuti recentemente a causa del crollo di due ponti (sui quali tra l’altro non sono emerse responsabilità legate ai mezzi di trasporto) il rilascio delle autorizzazioni per questo tipo di trasporto è stato sospeso in attesa di una norma che faccia chiarezza su un nuovo indirizzo per svolgere tale attività. Nel frattempo si sta creando un notevole danno non solo alle imprese di trasporto, ma a tutto il sistema produttivo italiano".

Tante altre voci attendono una risposta: "la defiscalizzazione per gli autisti all’estero, la riduzione degli sconti per i tir sui pedaggi autostradali, i tagli alle risorse per i trasporti terra-mare, le migliaia di mezzi fermi in attesa di revisioni".

Il camion "galleggiante" in laguna è salpato alle 9 dal Tronchetto, foderato con gli striscioni della protesta: "L'autotrasporto italiano sta morendo, pronti al fermo". Una volta raggiunto il centro storico, farà ritorno. "Ma non sono escluse, per il futuro, modalità più incisive di mobilitazione", annuncia il settore.

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