"La sua giostra? Troppo pericolosa" Un uomo si incatena in Municipio
Un giostraio 49enne ha protestato con tutta la famiglia al Comune di San Michele, che gli ha vietato di prender parte al luna park di Bibione
Il Comune “spegne” la sua giostra, lui si incatena in Municipio per protesta. Un giostraio di 49 anni residente a Oderzo lunedì mattina è salito al terzo piano del municipio di San Michele per poi legarsi in attesa di avere spiegazioni dal sindaco, Pasqualino Codognotto. Una scena che ha catturato l’attenzione di passanti e dipendenti, per una vicenda che ha fatto scoppiare un vero e proprio polverone. Il problema, come riporta La Nuova Venezia, riguarda la sua giostra NBA Live (le cosiddette gabbie): secondo il Comune non è conforme ai parametri fissati per poter essere installata in Piazzale Mercato a Bibione.
Ogni anno nella nota località turistica viene allestito un grande luna park, ma quell’attrazione quest’estate rischia proprio di non esserci. Il giostraio ha già pagato il plateatico, ma la giostra (del valore di circa 300mila euro) non va bene e cambiarla non è affatto possibile. Il regolamento comunale infatti vieta la sostituzione della giostra se questa non ha raggiunto almeno tre anni di attività. Una bella grana, dunque, per chi si mantiene anche e soprattutto grazie a questo tipo di attività.
Il giostraio, che sta già valutando l’ipotesi del ricorso al Tar, lunedì mattina si è presentato in municipio con quattro figli, tre nipoti e altrettanti pronipoti. “È una famiglia numerosa che vive con questa giostra – ha sbottato -. Io non sono un ladro e vivo con questa attività. Siamo brave persone e giriamo i luna park per mestiere”. Il problema è legato alla mancanza di sicurezza e ad un intervento di manutenzione che non è stato fatto, perché la ditta che ha realizzato la giostra nel frattempo è fallita. La perizia ha avuto ovviamente esito negativo, e ora lui non sa più che fare: “Ho pagato una somma importante per avere il plateatico – racconta -. Adesso chiedo solo di poter sostituire la mia giostra”. Il sindaco si è dimostrato possibilista, convinto di poter trovare una soluzione che soddisfi sia il giostraio che il regolamento comunale. L’uomo si è tolto le catene, la questione è ancora aperta. All’estate manca davvero poco.