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Cronaca

Proteste al consolato messicano: "Assassini, vogliamo indietro gli studenti scomparsi"

Iniziativa di alcuni giovani, denunciano violazioni dei diritti umani e chiedono di consegnare una lettera al console: "Nel vostro Paese la polizia spara sui maestri che manifestano"

Al consolato messicano di Venezia per chiedere "la fine dell'escalation delle violenze che stanno coinvolgendo il Paese negli ultimi giorni". Gli studenti si sono riuniti martedì mattina davanti all'edificio situato a Santa Marta, intenzionati a consegnare una lettera da far pervenire al governo messicano. Non mancano, inoltre, le invettive contro l'Esecutivo italiano, colpevole secondo i manifestanti di essere "complice di governi corrotti e assassini, da quello turco a quello israeliano fino a quello messicano".

Gli slogan lanciati al megafono scandiscono l'iniziativa, accompagnata da striscioni e cori. "Stiamo aspettando che la nostra delegazione consegni al console il comunicato che chiede la fine delle violenze della polizia", annunciano. Alla fine raggiungono il loro intento e riescono a incontrare l'ufficiale. E c'è dell'altro: "Aspettiamo ancora verità e giustizia - spiegano i giovani - per i 43 studenti di Ayotzinapa e camminiamo assieme ai maestri messicani in rivolta. Pretendiamo che il governo italiano cessi ogni rapporto economico e diplomatico con il Messico finché non sarà fatta chiarezza sulle continue violazioni dei diritti umani".

Sul posto è arrivata la polizia per monitorare la situazione, mentre i manifestanti hanno occupato le vie di accesso all'edificio chiedendo a gran voce di aprire la porta. Oltre allo striscione tengono in mano alcune fotografie del massacro.

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