Pesci d'aprile per protestare contro il rincaro buoni pasto: "Sindaco muto come un pesce"
Dopo la scelta del panino autogestito del 14 e 25 marzo, i genitori hanno deciso di mandare i figli in mensa, protestando in modo goliardico con cartelli affissi alle entrate delle scuole
Alla fine l'hanno fatto. I genitori hanno deciso di prendere una pausa di riflessione dopo le giornate del panino autogestito del 14 e 25 marzo, mandando i propri figli a mangiare in mensa, ma il primo aprile hanno deciso di protestare in modo differente, forse in modo goliardico ma incisivo, facendo colorare ai propri figli tanti cartelli e manifesti, raffiguranti grossi pesci d'aprile, con scritte e slogan che fanno intendere che non bisogna scherzare con i problemi relativi alla ristorazione scolastica. Una soluzione urge, i genitori sono in attesa e non hanno certo sotterrato l'ascia di guerra.
Squali e pesci, la maggior parte del mondo Disney, che pronunciano frasi che vanno dritte al punto. Trai vari striscioni e cartelli con cui sono state "imbrattate" le scuole si legge "Chi sarìa sto buziaro? Ma no, Brugnaro go dito, Bru-gna-ro", e ancora "Tolto l'aumento del buono pasto...anzi no!" e "Aumenti del buono pasto? Sindaco muto come un...".
"Il risparmio - spiegano i genitori - non si può fare sulla qualità e la bontà di quello che mangiano i bambini a scuola e aumentando la spesa del buono pasto a carico delle famiglie. Non vogliamo rispondere ai comportamenti scorretti di Ames, che dopo le proteste ha modificato il menù al risparmio, che invece di effettuare controlli puntuali ha razionato le porzioni a tutti i bambini forse per punire o scoraggiare il proseguimento di queste manifestazioni. Non vogliamo rispondere nemmeno all’amministrazione comunale, che dichiara di andare alla caccia di furbetti fra gli utenti invece che controllare rigorosamente che la sua partecipata vigili sull’appalto e sulle clausole contenute e sottoscritte dalle ditte".
