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Cronaca

Rincari mensa e cibo scadente: continuano le proteste dei genitori

Comitati e famiglie "sul piede di guerra" con l'amministrazione di Venezia. Lunedì prossimo pasto in bianco per i figli e nuova serie di rimostranze

La protesta non si placa, semmai prende maggior vigore. I comitati mensa, i comitati genitori e le famiglie non ci stanno e sono pronti a dare battaglia all'amministrazione comunale di Venezia, della quale non capiscono le manovre politiche. In primis ci sono le tariffe dei buoni pasto, aumentate di 70 centesimi: in campagna elettorale il sindaco Luigi Brugnaro si era impegnato a ridurre i rincari imposti dal commissario straordinario Zappalorto, ma ad oggi, lamentano i genitori, le promesse non sono ancora state mantenute. Ma provvedimenti sono stati presi per ridurre le ZTL e il numero di parcheggi a pagamento: manovre che "non servono a ridare vita al centro della città se comunque la capacità di spesa delle famiglie non viene difesa".

Sotto accusa c'è anche la qualità del cibo. "Troppo spesso - lamentano dai comitati - vengono servite fette di prosciutto, pezzi di formaggio, piatti freddi e questo è vero soprattutto per chi ha diete speciali o diete religiose. Inoltre ai bambini non vengono mai offerte fragole, albicocche, fichi, pomodorini e molti altri alimenti che potrebbero rendere gradito il pasto. Troppo spesso La verdura cruda è spesso amara perché si sceglie la scarola invece che insalata gentile o altro". Dito puntato anche contro gli abbinamenti "particolari": "Finocchi crudi annegati nel sugo dell spezzatino e l'uovo non è mai presente nel menù invernale quando invece ai bambini piace molto. Inoltre - proseguono - non vengono serviti cereali integrali o semi integrali in chicco e non siamo certi che alcuni prodotti dolciari siano privi di olio di palma dato che fra gli ingredienti riportano un generico riferimento a oli vegetali".

Quelle che chiedono da tempo le famiglie è che ai propri figli vengano serviti dei piatti variati e graditi, e che a tavola vengano presentati alimenti in linea con le normative e con i recenti studi sull'alimentazione dell'infanzia, poco processati, semplici ma gustosi. La proposta è quindi quella di chiedere qualità e varietà. Per farsi sentire a dovere dall'amministrazione, i genitori boicotteranno le derrate non gradite, mentre per lunedì è già stato prenotato in massa il pasto in bianco per i bambini, ed è tutto pronto per esporre all'esterno delle scuole gli striscioni di protesta.

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