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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Chioggia

No Gpl, durante la prova sirene riparte la protesta

Cittadini e comitati contro l'impianto di stoccaggio previsto a Chioggia. Dimostranti alle 14 di lunedì con striscioni e manifesti al Comune. «Riparta il tavolo tecnico o ci faremo sentire a Roma»

Lunedì ore 14 a Chioggia. Come annunciato parte la prova sirene del deposito di stoccaggio di gpl a Chioggia. E inizia anche la mobilitazione al Comune di comitati e cittadini di ogni età che l'impianto in città non lo vogliono. Nulla è cambiato. Il governo sì. Infatti, spiega Roberto Rossi dei No gpl, «abbiamo ripreso i contatti con il ministero dello Sviluppo economico e stiamo cercando interlocuzioni con quelli dei Trasporti e dell'Ambiente. Contiamo, speriamo, entro fine mese di ottobre, di far riattivare il tavolo tecnico partito lo scorso gennaio, in caso contrario - annuncia - faremo una manifestazione a Roma entro metà novembre». Danilo Toninelli dei 5 Stelle, ex capo del dicastero delle Infrastrutture, non c'è più. Occorre riavviare i contatti. Territorialmente le proteste. Nazionalmente la diplomazia e, se non basta, le dimostrazioni.

No gpl, protesta del 7 ottobre a Chioggia

Bandi e ricorsi

Il 26 settembre scorso sono scaduti i termini per la pubblicazione del bando di assegnazione dell’incarico di redazione di un documento tecnico sui rischi e l’incompatibilità del deposito. «Un bando al ribasso mentre la città ha bisogno di uno studio approfondito che contempli tutti gli scenari - scrive il comitato - in tutte le fasi di funzionamento dell’impianto (navi gasiere, deposito e autobotti), che lo studio della Socogas non ha previsto. Dal Comune attendiamo il documento Erir (elaborato rischi incidenti rilevanti), promesso da tempo e base per la discussione con i ministeri, con la Regione e le istituzioni coinvolte. Inoltre sabato 28 settembre è terminato il periodo per la presentazione del ricorso, alle sezioni riunite della Cassazione, contro la sentenza del Consiglio di Stato. Questa ha individuato nel Comune il titolare dell’autorizzazione paesaggistica. Che spetta invece alla commissione di Salvaguardia istituita dalla legge Speciale per Venezia. Ma il Comune - concludono i No gpl - non ha dato alcun segnale».

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