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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Giudecca / Sestiere Giudecca

La pioggia non ferma la protesta: «Più servizi e collegamenti alla Giudecca»

Una sessantina i residenti in flash mob alla fermata della Palanca con striscioni e cartelli per chiedere al Comune e ad Avm di riportare le corse ai livelli pre-pandemia

La pioggia caduta sul gruppo dei residenti della Giudecca che si sono dati appuntamento alla Palanca per chiedere al Comune e ad Avm con un presidio di potenziare i collegamenti con l'isola, non ha scoraggiato i manifestanti. Venerdì pomeriggio dopo le 17 il gruppo ha iniziato a infoltirsi davanti alla fermata del vaporetto, trovandosi nonostante il brutto tempo come previsto. Alla fine circa 60 persone hanno srotolato uno striscione e mostrato i cartelli con indicate le linee che vorrebbero ripristinate o potenziate.

«Innanziutto chiediamo di rimettere il collegamento notturno con l'ospedale - afferma la portavoce del gruppo dei residenti della Giudecca, Sara D'Auria - Poi domandiamo il ripristino della linea 8 per le spiagge, com'era nel 2019 prima della pandemia. E infine, dopo le 20, abbiamo le corse che viaggiano ancora ogni mezz'ora e questo non è sufficiente perché qui ci sono locali e ristoranti, clienti che devono tornare a Venezia, lavoratori che rientrano a casa, e poi alberghi e affitti turistici». Una manifestazione cui hanno preso parte quasi tutti i consiglieri comunali di opposizione. Tra loro Marco Gasparinetti (Terra&Acqua), Monica Sambo, Alessandro Baglioni, Emanuele Rosteghin e Alberto Fantuzzo (Partito Democratico), Cecilia Tonon (Venezia è tua) e Sara Visman (M5S). Alla mobilitazione anche il consigliere di Municpalità di Venezia, Michele De Col.

«Rimettete la balneare», si legge sui cartelli. «Basta con orari ridotti, mezzi sovraffollati e non climatizzati», recita il volantino. «Chiediamo più corse, orari certi e frequenti, servizi igienici a bordo. Assunzione di stagionali, disponibilità di ormeggi e parcheggi, e stop all'esternalizzazione dei servizi». Obiettivo della mobilitazione era quello di far arrivare il messaggio al Comune e ad Actv. «Pensiamo sia giunto a destinazione - dice D'Auria, fra salvagenti, passeggini e anche le carrozzine di due persone disabili che hanno preso parte alla protesta - Se non ci daranno retta, potremmo pensare ad altre iniziative affinché la Giudecca venga ascoltata».

Presidio Giudecca trasporti 3 giugno-2

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