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Cronaca Eraclea

"Cibo scadente", eco nazionale della protesta profughi a Eraclea

La leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni: "Il Governo si svegli". Ad Annone Veneto assemblea pubblica, a Cona domenica prefetto e Tosi

Il famoso residence "Magnolie" di Eraclea Mare continua a costituire uno degli epicentri principali (anche politici) dell'emergenza migranti. Perché dopo alcuni giorni dall'arrivo dei profughi anche all'ex base militare di Cunetta, nel territorio di Cona, il numero degli ospitati nella struttura della località balneare rimane elevato. Anche per questo motivo la prefettura di Venezia nella tarda mattinata di lunedì ha effettuato l'ennesimo sopralluogo nel residence, dopo che la sera precedente all'ora di cena alcuni dei migranti hanno lanciato a terra decine di vassoi. Protestando a quanto pare per la presunta qualità scadente della cena.

MELONI: "IL GOVERNO SI SVEGLI" - Immediatamente la polemica è deflagrata in dibattito politico, con per esempio la segretaria di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che su Facebook ha attaccato il Governo: "A chi si lamenta e nel 90% dei casi non ha diritto all’asilo politico e alle ”solidali” cooperative che hanno trasformato l’immigrazione un business - scrive - ricordo che lo Stato italiano spende 30 euro al giorno per immigrato. Soldi che l’Italia non prevede invece per i suoi anziani, per i disoccupati, per le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e a mettere in tavola la cena. Al Governo invece chiedo: avete già messo in ginocchio Eraclea, la sua immagine di località turistica e gli operatori del settore con le vostre folli politiche sull’immigrazione. Dopo l’ennesima protesta di ieri continuerete a dormire o vi svegliate?". Che l'argomento sia piuttosto sentito lo dimostrano le quasi 11mila condivisioni che il post aveva totalizzato alle 19 di lunedì, a poche ore dalla sua pubblicazione.

SOPRALLUOGO PREFETTURA  - Nella tarda mattinata di lunedì, dunque, gli uomini di Ca' Corner hanno di nuovo effettuato un sopralluogo nel residence, dove si sarebbe registrato secondo alcuni residenti un'altra scazzottata tra profughi prima dell'arrivo dei rappresentanti di Ca' Corner. Temperatura sempre elevata anche ad Annone Veneto, dove continua il presidio di chi non vuole che i migranti trovino spazio in un condominio del paese.

"TRAMBUSTO" A CONA - A Cona, invece, domenica sera trambusto per una decina di migranti visti correre verso la stazione ferroviaria: "Non era una fuga - spiega il sindaco Alberto Panfilio - volevano raggiungere Milano. Ma non sanno neanche dove si trovano". In attesa di sapere quale sia il limite massimo di capienza della base di Conetta (anche in Comune si stava attendendo la relazione dell'Ulss), domenica è arrivato nel paese veneziano anche il sindaco di Verona Flavio Tosi, con a ruota il prefetto Domenico Cuttaia. I sopralluoghi per capire se la soluzione escogitata da Ca' Corner sia giusta, dunque, continuano. Così come continuano anche gli sforzi della cittadinanza per cercare di rendere la presenza dei migranti meno problematica possibile: i 53 che per ora si trovano nell'ex struttura militare sono stati infatti invitati a una partita di calcio di lunedì sera. "Invito declinato solo perché non avevano possibilità di raggiungere il campo sportivo", conclude il sindaco.
 

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