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Cronaca

Chiuso il laboratorio "Loco", gli studenti protestano al municipio e poi rimuovono la grata

Mestre. Il gruppo ha prima cercato di entrare nella sede comunale di via Palazzo, poi si è spostato in via Piave. La notte precedente era stato eseguito un provvedimento di sequestro dell'immobile occupato

Un gruppo di studenti martedì pomeriggio ha manifestato davanti al municipio di Mestre in segno di protesta per la chiusura del Loco, il laboratorio occupato in via Piave. I giovani hanno cercato di entrare a forza nell'edificio comunale, mentre il personale tentava di allontanarli dalla porta d'ingresso. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine. Più tardi i ragazzi si sono mossi in corteo verso via Piave e, giunti allo spazio occupato, hanno forzato la grata che era stata installata per impedire l'ingresso.

La manifestazione è scaturita dal provvedimento di sequestro penale eseguito la notte precedente dagli agenti della questura di Venezia nel laboratorio, che era stato occupato già nel 2014. L'immobile è stato affidato in custodia giudiziale al proprietario in attesa che presenti istanza per riottenerne la proprietà. Secondo gli studenti si tratta di un importante punto di incontro e socialità, luogo di tante iniziative culturali che si sono susseguite negli anni e presidio contro il degrado, oltre che alternativa alla trasformazione della via in senso turistico: sullo striscione che gli studenti hanno esibito nel corso della manifestazione appariva lo slogan "meno alberghi, più spazio per i giovani".

Sequestrato il "Loco", corteo e protesta

«Abbiamo scelto di riprenderci Loco, di violare i sigilli e rientrare - spiegano i ragazzi - non tanto perché pensiamo di non poter esistere fuori da questo spazio (non sarà la sua perdita a fermarci), ma perché non accettiamo che il nostro lavoro di questi anni, dopo tutto quello che abbiamo costruito, si risolva come una questione di ordine pubblico».

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