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Cronaca

Manichini sotto la sede di Alilaguna, presidio contro i licenziamenti

Entro la fine dell'anno potrebbero essere licenziati 59 lavoratori. La protesta "silenziosa" dei sindacati di base Cub Trasporti e Adl Cobas

C'erano solo busti di manichino con mirino in mezzo al petto, striscioni e bandiere sindacali. È stata una protesta "silenziosa" quella organizzata oggi dai sindacati di base Cub Trasporti e Adl Cobas sotto la sede di Alilaguna nell'isola del Tronchetto, a sostegno e tutela del lavoro dei 59 dipendenti che entro la fine dell'anno rischiano di essere licenziati per la disastrata situazione economica dell'azienda di trasporti.

«Alilaguna - spiegano gli organizzatori del presidio - ha sofferto il pesante crollo dei volumi di traffico aereo, con conseguente calo di passeggeri che usufruiscono del servizio di collegamento tra aeroporto e città. Riteniamo però che sussistano i presupposti per richiedere l'intervento di Cig per crisi aziendale, almeno per quattro mesi, a partire dal 2 gennaio e sino 30 aprile 2022. Non è accettabile il rifiuto della società a una soluzione come il prolungamento della cassa integrazione». I sindacati di base puntano anche il dito contro quelli di riferimento: «Nell'ipotesi di accettazione dei 59 licenziamenti come male minore, dovranno assumersi una pesante responsabilità per non aver preteso fino in fondo l'uso della Cig per 59 lavoratori con alle spalle 59 famiglie, e non aver promosso alcuna mobilitazione».

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