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Cronaca San Giuliano / Via della Libertà

Prova notturna del tram sul Ponte, proteste dei ciclisti fino ai Pili

Il test elettrificato nella notte è stato "scortato" da alcune decine di manifestanti. Stifanelli (Pmv): "La corsa fino in laguna andata bene"

Hanno "accompagnato" il tram fino all'imbocco del ponte della Libertà, che per forza di cose è dovuto correre a passo d'uomo. O meglio a passo di "bicicletta", visto che come preannunciato alcune decine di ciclisti appartenenti all'associazione Fiab di Mestre e Venezia, oltre che gli attivisti del Movimento Cinque Stelle, hanno manifestato per chiedere una via ciclabile autonoma per raggiungere la laguna. La pista sul ponte della Libertà, infatti, verrà ultimata tra qualche mese, ma raggiungerla rischia di diventare non solo un'impresa, ma anche una pericolosa "avvenutura" tra camion, autobus e veicoli che sfrecciano in via della Libertà, dal Vega in poi.

Da Actv e Pmv è arrivato l'ok per predisporre dei posti per le bici sui vagoni del siluro rosso, che nella notte tra giovedì e venerdì ha svolto la prima prova elettrificata in vista dell'avvio del servizio di trasporto pubblico fino a piazzale Roma. Il gruppo di amanti delle due ruote si è posizionato nelle vicinanze di piazza Barche, per poi "scortare" il tram fino all'altezza dei Pili. Lì, viste le richieste dei tecnici di Actv e di Pmv (presente anche il presidente Antonio Stifanelli), il convoglio è stato lasciato "libero" di raggiungere piazzale Roma.

Le proteste dei ciclisti davanti al tram

La prova avrebbe mostrato qualche problema di alimentazione elettrica. "Il tram è partito quasi alle due di notte e il gruppo di ciclisti l'ha preceduto fino all'imbocco del ponte della Libertà - dichiara il Movimento Cinque Stelle - Presenti molti attivisti e il nostro candidato sindaco, Davide Scano. Sembrava una lenta processione: dopo le bici, un furgone di ACTV con lampeggiante, il tram, altro mezzo di soccorso di Actv e infine il trattore arancione per ogni evenienza". Secondo gli attivisti il "siluro" si sarebbe fermato due volte all'ingresso del Ponte: "L'abbiamo accompagnato da Mestre al ponte della Libertà per poi "liberarlo" su richiesta dei tecnici Actv che avevano segnalato alle autorità la nostra presenza come situazione di pericolo - dichiara la Fiab - Ma non eravamo forse lì proprio per denunciare che percorrere il ponte in bicicletta con il binario del tram è pericoloso?".

Soddisfatto degli esiti del test (anche se ora servirà analizzare come hanno reagito le sottostazioni del Ponte sollecitate per la prima volta) il presidente di Pmv Antonio Stifanelli: "I due stop sono stati causati dalla bassa andatura cui era costretto il convoglio - dichiara - poi sul Ponte della Libertà tutto è andato bene. Senza intoppi. Un'andatura media sui trenta chilometri orari". Dunque la prossima settimana con ogni probabilità verranno organizzati due test, se le analisi dei dati non restituiranno problemi di sorta: una a tram vuoto (non è ancora stato stabilito se di giorno o di notte), un'altra a tram piano. Per simulare la presenza dei passeggeri verrà caricata dell'acqua, per raggiungere il peso medio che dovrà sopportare il siluro: "Tutto su indicazione del ministero", conclude Stifanelli.

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