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Cronaca Cona / Via Rottanova

"I media non si sono interessati a noi", scatta una nuova protesta al campo di Conetta

Sarebbe questo il motivo principale per cui una ventina di richiedenti asilo lunedì pomeriggio ha temporaneamente bloccato il cancello dell'ex base. Poco prima sul posto Giorgia Meloni

Speravano forse di ottenere più visibilità, poi hanno ritenuto di non averne avuta a sufficienza. Questo sarebbe il motivo per cui una ventina di migranti, ospitati nell'ex base Nato di Conetta, ha inscenato una protesta lunedì pomeriggio verso le 16.30. Poche ore prima, davanti all'ex compendio militare, era arrivata la candidata alla presidenza del Consiglio per Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, assieme ai rappresentanti territoriali del partito. C'erano le telecamere e c'erano i microfoni, ma l'attenzione sarebbe stata concentrata, come spesso avviene, sull'esponente politico di caratura nazionale, senza immortalare "a dovere" pensieri e parole anche di chi nella base di Conetta ci vive da mesi o magari da anni.

Cancello bloccato

Per questo il drappello di richiedenti asilo si è posizionato davanti all'unico cancello d'ingresso della struttura e ha bloccato entrate e uscite. Sul posto sono presenti poliziotti e carabinieri, ma la situazione sotto il profilo dell'ordine pubblico, perlomeno fino alle 18.15, era ampiamente sotto controllo.

"Gestione vergognosa dei flussi migratori"

"Siamo stati a Conetta a portare la nostra solidarietà ai cittadini, vittime di una gestione vergognosa dei flussi migratori ricaduta sulla pelle dei sindaci che per paradosso sono stati eletti dai cittadini ma hanno dovuto subire, contro la loro volontà, scelte di un governo non votato da nessuno - ha commentato Giorgia Meloni lunedì pomeriggio a Mestre - Una ragione in pù per andare a votare il 4 marzo, per un governo dei patrioti che torni a pensare agli italiani e non agli immigrati". 

Speranzon (Fdi): "Cona monumento al fallimento"

"Cona è un monumento al fallimento delle politiche sui flussi migratori dei governi di Centrosinistra che in questi anni non hanno saputo gestire il fenomeno dell’immigrazione – ha aggiunto Raffaele Speranzon, candidato alla Camera dei Deputati –. Sono anni che ministri e sottosegretari si affannano ad annunciare l’imminente chiusura dell’hub ma in realtà, quello che doveva essere un centro di accoglienza temporanea e di emergenza, è diventato un luogo di residenza permanente per quasi mille migranti. Noi chiediamo l’immediata chiusura del centro, anche in considerazione del fatto che probabilmente il 95% dei suoi ospiti non ha titolarità per richiedere l’asilo politico".

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