I "forconi" sono arrivati anche a Mestre, oltre che nella provincia. Rallentamenti in via della Libertà lunedì mattina per il volantinaggio ad opera dei gruppi di cittadini che all'altezza della Fincantieri hanno voluto esprimere tutto il loro malcontento per le condizioni in cui sono costretti a vivere. "Non siamo populisti, siamo italiani", si legge in uno degli striscioni. "Patria o morte", recita un altro.

Inevitabili quindi i disagi per quanti intendono raggiungere Venezia in auto o attraverso i mezzi pubblici, sia pure limitati. I manifestanti, infatti, non sono in numero esorbitante e si sono limitati a consegnare dei volantini agli automobilisti sull'attraversamento pedonale. Nel pomeriggio poi i manifestanti sono aumentati notevolmente di numero, arrivando a superare il centinaio. In concomitanza con la fine dei turni lavorativi nelle fabbriche, infatti, alcuni operai hanno deciso di aggregarsi alla protesta. Gli attivisti attendono che il semaforo diventi verde per i pedoni e attraversa le due corsie sventolando striscioni e suonando l'inno nazionale. Questa iniziativa, ripetuta più e più volte, ha inevitabilmente creato disagi al traffico soprattutto per chi proviene dal centro storico.

Problemi ingenti anche fuori dal casello autostradale di Portogruaro. I "forconi" si sono posizionati subito al di là della A4, causando disagi alla viabilità ordinaria. Soprattutto sulla grande rotatoria che si deve imboccare non appena usciti dall'autostrada. Si segnalano code soprattutto in entrata alla A4, mentre per uscire la situazione sarebbe più tranquilla. "La gente è dalla nostra parte - commenta Sandro, uno dei manifestanti - mano a mano il nostro gruppo sta crescendo. Non abbiamo nessuna intenzione di spostarci da qua". Non si segnalano comunque blocchi o episodi di tensione con le forze dell'ordine. Oltre ai rallentamenti la situazione per ora rimane relativamente tranquilla.

LE PROTESTE A PORTOGRUARO (YOUREPORTER)