rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scoppia la bagarre in Consiglio, Brugnaro: "Ho rispetto dei lavoratori, quindi non di voi"

Duro botta e risposta tra il primo cittadino e i sindacati in Municipio a Mestre. Volano accuse incrociate. A questo punto il margine per una trattativa si assottiglia sempre più

E' stato uno scontro verbale incandescente. Non il primo a dire la verità tra il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e alcuni rappresentanti sindacali con cui i rapporti sono molto freddi (per usare un eufemismo). Giovedì pomeriggio in Consiglio comunale le esigue possibilità di una trattativa sulla vertenza che interessa i lavoratori comunali sono andate definitivamente a farsi benedire, sepolte da una sequela di "venga al tavolo" o "è colpa anche vostra se il Comune ha questo buco, noi siamo arrivati dopo". Il nodo del contendere, come da mesi a questa parte, è il rinnovo del contratto decentrato e il fondo per la produttività, falcidiato dalle difficoltà di bilancio di Ca' Farsetti.

La giornata era iniziata con un presidio dei sindacati all'esterno del Municipio di via Palazzo. La seduta del Consiglio comunale era stata convocata verso le 14.30, ma è iniziata con grosso ritardo. Il sindaco Brugnaro non c'è, è nello studio del secondo piano. Viene data la parola a un delegato Rsu, che punta il dito contro l'amministrazione e chiede a gran voce che si trovi una soluzione "per quei precari che sono già senza lavoro e per coloro che si sono visti tagliare gli stipendi". Tra il pubblico si applaude con convinzione, dopodiché si chiede l'arrivo del sindaco: "Fatti vedere, mettici la faccia", si urla. 

Il primo cittadino scende e l'aula viene inondata di fischi e grida, con tanto di due maxistriscioni. "Io ho rispetto di voi, anche se non condivido quello che dite - ha esordito Brugnaro, tra le urla, soprattutto del delegato Uil Rsu Gianpiero Bulla, con cui ingaggia un botta e risposta personale - Io non mi nascondo. Io sono qua con la mia faccia e ci metto l'impegno. Voi sindacalisti avete paura di cambiare, avete mangiato su questo Comune. Noi non amministriamo la città per i sindacalisti, ma per i cittadini. Questa è la gente che ha impedito a Venezia di cambiare". E giù una sequela di fischi e urla dal pubblico, da cui si chiedono risposte sulla vertenza dei lavoratori comunali: "Efficientare la macchina comunale non vuol dire andare contro i lavoratori - ha dichiarato Brugnaro - Ho detto lavoratori, non voi".

Proteste dei lavoratori comunali a Mestre

A quel punto l'urlo "rispetto, rispetto" dai sindacati: "Non dire balle!", urlano i lavoratori, armati di fischietti usati senza parsimonia. "Basta rendite di posizione - dichiara Brugnaro - andremo a controllare chi fa cosa in Comune. Adesso state protestando senza nessun motivo. Non ci faremo condizionare da quattro fischietti". E' toccato all'assessore al Bilancio, Michele Zuin, spiegare come nei prossimi giorni si discuteranno in commissione Bilancio in Parlamento gli emendamenti al decreto Enti locali, e che quindi potrebbero arrivare buone notizia dal governo. L'assessore ha predicato unità, dichiarando come la questione Patto di stabilità danneggia oggettivamente la città. Il consigliere d'opposizione, Nicola Pellicani, non ha mancato di invitare il sindaco a un comportamento più conciliante con i lavoratori: "Non è il modo di comportarsi", ha dichiarato. Mentre il consigliere della Lista Brugnaro, Maurizio Crovato, ha predicato calma: "Siete qui, ascoltate quello che ha da dire la Giunta". Ma il pallino è lontano in questo momento: è a Roma. A Ca' Farsetti si prospettano ancora acque molto tumultuose.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scoppia la bagarre in Consiglio, Brugnaro: "Ho rispetto dei lavoratori, quindi non di voi"

VeneziaToday è in caricamento