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Cronaca

Vigili-Brugnaro, ancora muro contro muro: battaglia rinviata a dopo il Carnevale

Fallito anche l'ennesimo tentativo di conciliazione svoltosi in prefettura mercoledì. Confermato lo sciopero, ma c'è il divieto di proclamarlo per il 31 gennaio

Fumata nera, ancora una volta: nessun avvicinamento tra i sindacati del Corpo di polizia locale di Venezia e l'amministrazione comunale, tanto che la seduta di mercoledì (è il secondo tentativo di conciliazione voluto dal prefetto per scongiurare lo sciopero) è tolta con un nulla di fatto. Continua così lo stato di agitazione delle rappresentanze sindacali, indetto a causa delle nuove modalità di lavoro imposte ai vigili.

"L'amministrazione del sindaco Brugnaro, rappresentata nell'occasione dal comandante Marco Agostini - specificano Nicola Gallo e Sergio Chiloiro di Cgil - non ha inteso accogliere la richiesta delle parti sociali di aprire una sezione di trattativa rispetto ai temi vertenziali". Così la Cgil, ringraziando la Prefettura per la "sensibilità dimostrata nella delicata vertenza", torna a dirsi "sconcertata davanti all’ottuso atteggiamento tenuto dall'amministrazione comunale che si è dimostrata completamente insensibile ai problemi di sicurezza del personale".

Il sindacato ribadisce la necessità di un "confronto sulle nuove modalità di lavoro imposte al personale della polizia municipale", dapprima rappresentato con "proposte efficaci e positive per il servizio ai cittadini con la richiesta di incontri negoziali, poi con l'indizione dello stato di agitazione e la proclamazione di uno sciopero". L'incontro in Prefettura si è concluso con una sorta di precettazione del personale e l'ordine prefettizio di spostare la data dello sciopero ad una giornata da decidersi oltre il periodo di Carnevale: confermato, dunque, il previsto annullamento della data inizialmente prevista, il 31 gennaio, perché in concomitanza con il periodo dei feteggiamenti.

La rappresentanza sindacale unitaria commenta poi la seduta di mercoledì parlando di "completa chiusura da parte dell'amministrazione del comando". "Nessun tentativo, nemmeno timido - rileva Rsu - di avvicinarsi alle richieste minime e più che legittime dei lavoratori. I continui attacchi denigratori non favoriscono né tutelano l'interesse della città e del cittadino. Il prefetto ha riconosciuto il rispetto e la sensibilità dovuti nei confronti del ruolo degli operatori di polizia locale, l'amministrazione comunale ed il comando no. Il prefetto ha anche auspicato un passo in avanti da parte del Comune di Venezia, per rimuovere le scelte che sono ostacolo ad un confronto tra le parti".

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