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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca San Marco

Il "cuore" di Venezia è solidale: alle Generali il progetto "The Human Safety Net"

Nelle Procuratie Vecchie, che saranno restaurate dal gruppo di assicurazioni, troverà spazio un'idea dal respiro globale. Si aiuteranno rifugiati e bambini in condizioni disagiate

Non si parlerà di business e nemmeno di turismo. Si parlerà solo di solidarietà e di quanto un uomo possa aiutare un altro uomo. È il progetto The Human Safety Net, presentato mercoledì pomeriggio a Palazzo Ducale dal Ceo di Generali Philippe Donnet. Perché se il colosso delle assicurazioni ha annunciato che restaurerà i locali delle Procuratie Vecchie, sua sede storica, in piazza San Marco, quegli spazi bisogna anche riempirli. Lo si farà portando lavoro, per certi versi una novità per la piazza: "Ci saranno gli uffici di The Human Safety Net, il nostro progetto solidale che avrà un respiro internazionale - ha dichiarato Donnet - quale città migliore per questo progetto se non Venezia?".

L'obiettivo è coinvolgere in una rete il più possibile orizzontale e allargata imprese, privati, enti e semplici cittadini in una realtà in grado di aiutare concretamente chi ha bisogno: "Non possiamo risolvere i problemi del mondo - ha spiegato il Ceo di Generali - ma possiamo incidere concretamente su alcuni temi particolari. Vogliamo semplicemente migliorare la qualità della vita di alcune persone". Tre le tematiche principali del progetto, a cui il sindaco Luigi Brugnaro ha annunciato l'intenzione di partecipare con Umana: favorire l'inserimento nel mondo del lavoro di 500 rifugiati immigrati in Europa, stimolando imprese e altri attori economici: "È il modo migliore per garantire loro un futuro", ha continuato Donnet.

La seconda area di intervento riguarda i bambini che vivono in realtà svantaggiate, nella povertà o in famiglie alle prese con la piaga della disoccupazione: "Anche in questo caso vogliamo aiutare migliaia di persone ad avere un futuro - ha concluso il Ceo di Generali - perché la fascia d'età tra i 0 e i 6 anni è la più importante". Ultimo tema su cui il progetto solidale intende attivarsi è l'asfissia neonatale: "Purtroppo 5mila bambini in Europa perdono la vita per questo - è stato spiegato - In Asia il numero si innalza fino a 150mila. Con questa rete saremo in grado di salvare vite. Mettiamo insieme le nostre energie. Invitiamo tutti a partecipare, è una rete aperta". Parole che hanno indotto subito il rettore di Ca' Foscari, Michele Bugliesi, a chiedere informazioni: "Mi scusi, sono dell'Ateneo - ha detto - come possiamo partecipare anche noi?". La rete si è già allargata.

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