Alleanza anti "coccodrilli" in laguna: scatta il piano di controllo e manutenzione bricole
Protocollo d'intesa siglato martedì in Prefettura. Coinvolti Autorità portuale, Comune e Provveditorato alle opere pubbliche. Previsti mappatura, controllo e recupero dei segnali
Saranno contenti coloro che in laguna, giorno dopo giorno, devono destreggiarsi tra "coccodrilli" e ostacoli inattesi. Il problema della manutenzione delle bricole a Venezia è molto sentito: per questo motivo sarà con ogni probabilità salutata con favore la firma di un protocollo d'intesa che dovrebbe mettere ordine su controlli ed eventuali interventi di ripristino. Ne va della sicurezza della navigazione.
Accordo sperimentale di 1 anno
L'accordo sperimentale, che durerà un anno, è stato ufficializzato in prefettura a Venezia martedì mattina e coinvolge il Comune, l'Autorità portuale e il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche: le risorse staranno stanziate al 50% da Porto e Porvveditorato, mentre il Comune metterà a disposizione l'area Veritas di Sacca Fisola, baricentrica per quanto riguarda gli accertamenti. Del resto spezzoni di bricole galleggianti o spuntoni sommersi possono essere causa di incidenti anche gravi.
Mappatura e controlli
In primis il protocollo prevede una mappatura completa e condivisa di tutte i segnalatori acquei presenti in laguna, dopodiché, uno a uno, saranno controllati in maniera costante, con programmazione periodica e cadenzata. In questo modo si intende garantire la verifica dello stato di ogni singolo manufatto. Si avrà la possibilità di accorgersi prima di eventuali problemi e, nel caso, intervenire rispettando le aree di competenza tra gli Enti. Se verranno individuate per esempio bricole sommerse, decisamente insidiose, sarà posizionato un apposito gavitello per segnalare il pericolo.
Tutti i "recuperi" a Sacca Fisola
Le bricole in galleggiamento, o talmente malandate da costituire un rischio per la navigazione, saranno depositata in un'area messa a disposizione dal Comune a Sacca Fisola attrezzata per la movimentazione dei manufatti. L'intera operazione costa 88mila euro: come detto se ne faranno carico Autorità portuale e Provveditorato interregionale alle opere pubbliche.