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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rapine in banca -68%: avanti con le telecamere, accordo rinnovato

È il dato emerso in occasione dell'incontro fra le prefetture del Veneto e l'assocazione banche italiane. Impegno a investire in occhi elettronici digitali

Rapine in banca calate del 68% a Venezia, del 47% in Veneto. È quanto emerge dal confronto fra i dati attuali e quelli riferiti al periodo gennaio-dicembre 2011, quando fu sottoscritto il primo protocollo d'intesa per la prevenzione della criminalità in banca tra Abi (associazione bancaria italiana), prefetture e istituti di credito del Veneto. Il dato è stato reso noto dal prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, in occasione del rinnovo del protocollo, avvenuto mercoledì mattina a Ca' Corner.

Un dato positivo, che però non deve fare abbassare la guardia: "Non dobbiamo diminuire l'attenzione - commenta Cuttaia - ma, anzi, essere ancor più determinati nell'adozione di misure preventive". In particolare, la riduzione è stata del 68% in provincia di Venezia (da 16 a 5), -7% in provincia di Padova (da 13 a 12), -100% in provincia di Rovigo, -33% in provincia di Treviso (da 3 a 2), -40% in provincia di Verona (da 10 a 6), -71% in provincia di Vicenza (da 7 a 2), mentre a Belluno si è confermata l'assenza del fenomeno. "Sono percentuali alte - ha evidenziato il prefetto - su numeri piccoli, ma i dati ci confortano nella consapevolezza del buon lavoro svolto. È chiaro che dobbiamo convogliare gli sforzi per evitare che ci sia una ripresa del fenomeno". E poi c'è il dato sugli attacchi ai danni degli sportelli bancomat, che al contrario negli ultimi anni sono in aumento.

In questo senso vanno i nuovi accordi presi in fase di rinnovo del protocollo d'intesa, valido per un ulteriore biennio. Da un lato si confermano e introducono integrazioni migliorative ai contenuti del precedente, con un impegno che, oltre alle prefetture e agli istituti di credito, coinvolge anche le forze dell'ordine. Dall'altro, aggiunge Cuttaia, "la prevenzione antirapina delle banche è un contributo fondamentale per la sicurezza delle nostre città, visto che la prevenzione non si realizza a compartimenti stagni, ma il controllo del territorio è un unicum che richiede la collaborazioni di tutti, compresi cittadini ed associazioni di categoria".

Un significativo elemento di novità, rispetto al precedente documento, è costituito dall'impegno delle banche ad installare misure di sicurezza aggiuntive in caso di aumento degli attacchi agli sportelli. Inoltre le banche si impegnano, per le nuove installazioni e per l'adeguamento di quelle preesistenti, ad utilizzare la tecnologia digitale. "Il rinnovo della sottoscrizione - rileva Cuttaia - prevede un impegno per sviluppare ulteriormente le attività di prevenzione, che richiedono sì un impegno finanziario, ma nelle quali si sta rivelando vincente l'utilizzo al meglio degli strumenti tecnologici". L'obiettivo del protocollo è anche quello di assicurare uno scambio informativo continuo tra istituti bancari e forze dell'ordine, con un maggiore coinvolgimento dell'Ossif, centro di ricerca dell'Abi sulla sicurezza anticrimine. "La strada da seguire - ha confermato Marco Iaconis, coordinatore dell'Ossif - è chiaramente quella della sicurezza partecipata".

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