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Cronaca

Giovedì una prova sirene a Venezia, si sperimenta il "quinto suono"

Oltre ai quattro tradizionali "squilli di tromba" sarà testata la nuova variante utile per allertare in caso di maree superiori al metro e 50, sempre più frequenti

Il centro previsioni e segnalazioni maree del Comune eseguirà giovedì delle prove di funzionamento delle sirene di allertamento, che comprenderanno anche un test di ricezione di un quinto suono, aggiunto a quelli in funzione da anni, riservato alla previsione di acque alte superiori al metro e 50 sullo zero mareografico.

Le prove saranno eseguite con le sirene di San Francesco della Vigna alla mattina e quelle di Burano al pomeriggio: il raggio di copertura del segnale sonoro è valutato in circa 250 metri. Nei prossimi giorni l’annuncio delle prove sarà divulgato nelle due località con manifesti affissi nei luoghi di maggior transito e visibilità, e ricorderà che il suono delle sirene non va inteso come un segnale d’allarme. L’ufficio stampa del Comune divulgherà la notizia sul sito Internet e sui social network, mentre il centro maree avvertirà con un sms gli oltre 55mila iscritti al servizio.

L’ipotesi di utilizzare un quinto suono è stata valutata dal Consiglio di amministrazione dell’istituzione centro previsioni e segnalazioni maree a fronte dell’aumentato numero negli ultimi anni delle maree eccezionali, superiori al metro e 40, e alle prospettive di un ulteriore aumento nel prossimo futuro, a causa dell’innalzamento del livello dei mari e dei mutamenti del cima. Il suono è stato elaborato dai tecnici del centro in collaborazione con esperti, e ne sono state predisposte tre versioni per le prove di giovedì 23.

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