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Cronaca

Pubbliche amministrazioni, rapporto Ermes: a Venezia personale assente per oltre 53 giorni

Capoluogo veneto sopra la media nazionale, che è di 50,2. Dipendenti di Ca' Farsetti più "ricchi" della media grazie al salario accessorio più alto. Dati sull'efficienza della Pa

I dati cambiano molto da regione a regione, ma Venezia, stando alle cifre riferite al 2015, è il secondo capoluogo di provincia in Veneto (dopo Vicenza) per giorni di assenza dei dipendenti comunali e in fatto di salario accessorio, dove a sopravanzarla è Padova. Si avviano in questi giorni le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti pubblici. Il rapporto Ermes (www.ermespa.it) radiografa i 2.298 comuni italiani con più di 10 dipendenti e oltre 5 mila abitanti, analizzando, appunto, tre versanti della macchina amministrativa comunale: assenze del personale, fondi del salario accessorio, entrate tributarie proprie per ogni abitante. I Comuni presi in considerazione da Ermes rappresentano il 31% del totale (sono esclusi quelli delle province autonome e quelli troppo piccoli), ma in questi territori è raccolto l'84% della popolazione. 

Assenze

Nel Comune di Venezia i giorni lavorativi di assenza, comprese le ferie, sono in media 53,61: un valore più alto della media nazionale, che è di 50,2. In Veneto va peggio solo Vicenza (54,41), mentre sono più virtuose Verona (50,57), Rovigo (49,37), Padova (48,16), Belluno (47,23) e Treviso (43,36). In provincia le peggiori in graduatoria sono Jesolo (55,4) e Santa Maria di Sala (54,36). Bene invece Meolo, con 30,89 giorni di assenza in media, un valore di rilievo nazionale. In Italia, Palermo è in testa nella classifica dei comuni con oltre 1.000 dipendenti (58,9 giorni per dipendente), La Maddalena in Sardegna (87,3 giorni) per i comuni fra 100 e 1.000 dipendenti, Locri in Calabria che sfiora i 100 giorni nella classifica dei Comuni con 50-100 dipendenti e, ancora in Calabria, Rizziconi (73,3 giorni) e Condofuri (86,1 giorni) in rappresentanza dei comuni con 11-50 dipendenti.

Salario accessorio

In Italia i fondi del salario accessorio del personale sono in media 4.751 euro per dipendente. A Venezia nel 2015 erano di più: 5.443,5 euro. In provincia vanno meglio solo Cavallino-Treporti (7.087,1 euro) e Chioggia (6.390,9). Ultima Cavarzere con 2.445,7 euro. In Veneto dipendenti "ricchi" anche a Padova (6.551,3 euro); seguono Verona (5.219,7), Treviso (4.316), Rovigo (4.158,9), Vicenza (4.061) e Belluno (3.710,1). Sono più di 10mila euro a testa a Salerno, top della classifica delle amministrazioni con più di 1.000 dipendenti, e ad Afragola, in provincia di Caserta, top della classifica dei comuni con 100-1.000 dipendenti. Per i Comuni di minore dimensione, dove in coda alla classifica ci sono amministrazioni con meno di 1.000 euro a testa, ci sono Ronciglione (RM), Cherasco (CN), Giffoni Sei Casali (SA) e Casapenna (CE) i comuni più generosi con il proprio personale.

Entrate tributarie

Comune di Venezia assente, invece, nella banca dati sulle entrate tributarie proprie per abitante. In Italia sono 553 euro in un anno in media per abitante, che - soprattutto per via delle seconde case di proprietà dei non residenti - si concentrano nelle località turistiche più note: Livigno, Cortina d’Ampezzo, Forte dei Marmi, Castiglion della Pescaia, Alassio e Camogli mostrano i dati più favorevoli, con entrate che vanno da 1.800 a 3.700 euro rapportati per abitante. Non è tutto oro quello che luccica però: se Livigno e Cortina d’Ampezzo riescono ad incassare oltre il 90% delle imposte accertate, Santa Marinella (in provincia di Roma) arriva a malapena ad incassare il 45% dei 1.145 euro per abitante accertati. Alla settima e ottava posizione della classifica ci sono San Michele al Tagliamento (1.557 euro, incassato il 90,5%) e Caorle (1.489,9 euro e 83,6%); più avanti Jesolo (1.206,1 euro, 86,4%). La peggiore della provincia è Campolongo Maggiore (211,3 euro, 77,5%). Per Natalia Buzzi, coordinatore scientifico del progetto, il documento "mette a disposizione di tutte le amministrazioni comunali con più di 10 dipendenti, ma anche del legislatore, uno strumento per conoscere e per decidere, elaborato su dati ufficiali sulla base di metodologie rigorose e trasparenti".

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