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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Lido

Quale democrazia dentro i contratti”: 18 meeting che coprono l’intero paese:

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Riceviamo e pubblichiamo:

"Un tour in cui la Segreteria Generale FSI-USAE incontra le consulte regionali degli operatori del servizio sanitario nazionale afferma Roberto Tosi Segretario FSI USAE Regione Veneto. L’importante appuntamento programmato nella Regione veneto per il prossimo Venerdi 1 Dicembre alle ore 15,30 presso Hotel Mercure di Marghera Venezia al quale sono invitati a partecipare tutti i lavoratori del Settore e auspichiamo la presenza di politi e autorità locali, cade in una fase di pieno confronto in ARAN sul rinnovo contrattuale e sarà utile utili per affrontare vari temi fra cui: la questione economica e degli aumenti salariali, i percorsi di carriera, l’accesso alla dirigenza, la defiscalizzazione dei salari di produttività, la libera professione, le competenze avanzate, l’inquadramento degli Operatori socio sanitari, la questione dell’assicurazione per gli operatori sanitari a carico delle aziende, e anche molti altri argomenti di politica sanitaria regionale; gli incontri delle consulte professionali proseguiranno poi a livello territoriale con meeting di approfondimento dei dettagli su tutte le tematiche trattate. Adamo Bonazzi, Segretario Generale FSI-USAE, a tale proposito ha dichiarato: “Abbiamo appena riunito le consulte professionali nazionali e abbiamo già ottimi riscontri dalle categorie. Non abbiamo mai perso il contattocon la gente ma con queste iniziative, oggi, siamo ancora più vicini agli operatori e contiamo di vivere in direttale loro pulsioni e di raccogliere le loro aspirazioni che vogliamo portare direttamente sul tavolo contrattuale nazionale insieme con le relative istanze. Non è un obiettivo da poco ma credo sia alla nostra portata. Desidero rammentare a tutti che è solo grazie all’abnegazione degli operatori che ci lavorano che il nostro servizio sanitario nazionale non è collassato e sta ancora in piedi. Un servizio sanitario che era definito fra i migliori almondo e che ora, taglio dopo taglio, sta invece lentamente degenerando. In un paese dove tutti parlano avanvera di merito gli operatori sanitari hanno studiato, fatto ricerca, migliorando sotto il profilo culturale deontologico e professionale le rispettive professioni e danno giornalmente un contributo enorme al nostro paese ma si debbono confrontare con norme arcaiche e organizzazioni farraginose e scadenti pagandone tutte le conseguenze. È l’ora che questi meriti vengano riconosciuti in modo concreto e tangibile".

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