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Cronaca

Vivere a Venezia, per Unioncamere e Commercio è sempre peggio

Presentato a Ca' Foscari lo studio sulla qualità della vita in Veneto "al di là del Pil". Il capoluogo lagunare ne esce ancora con le ossa rotte

Come si vive oggi in Veneto al di là del Pil? La geografia del benessere delle regioni italiane mostra che benessere materiale, salute, uso del tempo e relazioni personali e sociali rappresentano per il Veneto i fiori all’occhiello, ma per istruzione e sicurezza la regione scivola nella graduatoria. E la brutta notizia è che, tra le città, la peggiore è proprio Venezia. Questi, in sintesi, i principali risultati del rapporto “Oltre il Pil 2013. La geografia del benessere nelle regioni italiane e nelle città metropolitane”, presentato venerdì a Venezia presso l’Università Ca’ Foscari da Unioncamere Veneto e Commercio di Venezia.

IN FONDO ALLA FILA - Se il Veneto primeggia tra le regioni italiane per livello di benessere, non altrettanto accade per Venezia. Nel confronto con il Triveneto, la provincia lagunare è in decima posizione nella graduatoria (0,58) guidata da Trento e Bolzano (0,78). Tra le province venete in testa c’è Verona (0,72) davanti a Padova (0,70), Vicenza (0,69), Belluno (0,67) e Treviso (0,62), con Rovigo fanalino di coda (0,46). Pur posizionandosi bene tra le province nordestine per benessere materiale, Venezia mostra criticità per ambiente, sicurezza, lavoro e rapporti personali e sociali, senza eccellere nemmeno nell’istruzione. Il confronto con le altre città metropolitane è invece migliore per Venezia (0,58), in sesta posizione nella graduatoria guidata da Firenze, Genova, Bologna e Milano.

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