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Cronaca Caorle

Si indaga per omicidio dopo lo schianto in cui è morta Cristina Durac

Grave il compagno, ricoverato in prognosi riservata all'Angelo. La polizia locale di Caorle ha eseguito i rilievi e contattato i familiari, sia in Romania che in Puglia

C'è un fascicolo aperto per omicidio colposo relativo all'incidente in cui ha perso la vita Cristina Durac, 24 anni. La ragazza viaggiava sul sedile passeggero della Opel Vectra, guidata dal compagno 27enne, che domenica mattina si è schiantata contro un pick up lungo viale Selva Rosata, nel territorio di Caorle. Per Durac non c'è stato nulla da fare: è morta sul colpo, e con lei anche il bambino che aveva in grembo. Il compagno, invece, è rimasto gravamente ferito e al momento è ricoverato all'ospedale dell'Angelo di Mestre, in prognosi riservata. Più lievi le ferite dell'automobilista del pick up, un uomo di San Stino.

Le indagini sull'incidente sono state svolte dalla polizia locale di Caorle, diretta dal comandante Armando Stefanutto, e ora gli atti sono passati al pm che valuterà anche eventuali aggravanti. Nel frattempo l'automobilista è stato sottoposto ai prelievi per i test di rito. In assenza di testimonianze la vicenda non è ancora del tutto ricostruita: si sa, dalla visione delle telecamere, che la Opel è uscita dal centro di Caorle verso le 10 e che si stava muovendo in direzione Duna Verde. Arrivata in corrispondenza di una curva, quasi all'altezza del camping Pra' delle Torri, l'auto è andata fuori controllo, ha invaso la corsia opposta, si è parzialmente girata e ha colpito l'altro veicolo con la parte laterale destra, lato passeggero. Dagli accertamenti non sono emersi fattori esterni o climatici che possano aver influito sulla corsa della Opel, quindi l'ipotesi (comunque non ancora verificata) è che stesse correndo a forte velocità.

Nella carcassa della macchina sono state trovate coperte e altri oggetti che fanno pensare che la coppia avesse dormito nell'auto, ma non si conoscono con precisione né la destinazione né il punto di partenza del viaggio. È possibile che fossero partiti dalla Romania, dove la ragazza aveva la residenza. Lui, invece, risulta risiedere a Foggia, dove ha vissuto fino a poco meno di un anno fa, mentre ultimamente si era trasferito altrove. A Foggia abita tuttora un fratello del 27enne, che è stato avvertito telefonicamente dell'incidente e che verrà a Mestre a trovarlo in ospedale. La famiglia della ragazza è stata invece contattata in Romania attraverso l'ambasciata.

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