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Cronaca

Ulss 10, al via il progetto di vita indipendente per 14 ragazzi diversamente abili

I giovani, tra i 20 e i 27 anni, faranno un'esperienza diversa dal solito da lunedì prossimo, abbandonando il nucleo familiare. Saranno ospitati a Bibione dall'albergo Santo Stefano

Una settimana insieme, tra faccende domestiche, attività quotidiane e spiaggia. È quella che avrà inizio lunedì prossimo per 14 ragazzi disabili, d’età compresa tra 20 e 27 anni, nella residenza turistico alberghiera  “Santo Stefano” di Bibione.

Si tratta dell’avvio del progetto “Vita indipendente”, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, condotto dall’Ulss 10 con l’Opera Diocesana Assistenza (Diocesi Concordia- Pordenone) che compartecipa nel sostenere i costi dello stesso. Il progetto, che ha subito raccolto l’assenso del direttore generale Carlo Bramezza, è volto ad incrementare l’autonomia, sia a livello personale che sociale, di ragazzi diversamente abili.

Le famiglie e i giovani a cui è stata proposta questa esperienza hanno inizialmente reagito in modi molto diversi: alcuni sono parsi entusiasti altri più cauti. In alcune famiglie i pareri erano concordi, in altre genitori e figli hanno avuto valutazioni differenti. Per molti di questi ragazzi (e per i loro genitori) è infatti la prima occasione in cui si trovano a vivere fuori casa, con persone che non conoscono e, sebbene ci sia la presenza di operatori e il sito di permanenza sia incantevole, è comunque un gran bel salto.

La Residenza Turistico Alberghiera “Santo Stefano”, messa a disposizione dall’Opera Diocesana Assistenza, è attrezzata per soddisfare le esigenze delle persone con disabilità, dall’assenza di barriere architettoniche ai bagni attrezzati, dalla spiaggia adeguata all’accesso in sedia a rotelle alla presenza di operatori esperti.

I partecipanti al progetto sono seguiti per tutto il tempo da educatori professionali e operatori socio-sanitari che organizzano le attività, che seguono i momenti ricreativi e, all’occorrenza, ascoltano ed assicurano i protagonisti di questa avventura. Gli operatori del Servizio Inserimento Lavorativo dell’Ulss10 effettuano la supervisione della permanenza e delle attività quotidiane. Il progetto prevede a settembre una seconda fase dove i partecipanti trascorreranno fuori casa, insieme, ben tre settimane.

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